8 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

passando al secondo gruppo di Padri, Francesco di Sales dice che pensavano “che quella vasca rappresenti la penitenza” e questi, a suo parere, si avvicinano ancora di più alla verità”. Infatti, aggiunge: “Che cos’è la penitenza se non acque nelle quali è necessario che laviamo i piedi e le mani, intendo dire le nostre azioni e gli affetti offuscati e macchiati di tanti peccati e imperfezioni?” La porta del Cielo è stata riaperta all’uomo mediante il mistero della Redenzione operata dal Cristo. Ma affinché i meriti della Redenzione ci vengano applicati “è necessario che facciamo penitenza”. Ma, quando parliamo di penitenza, a che cosa pensiamo? Al non mangiare carne il venerdì, soprattutto in Quaresima? Al digiuno e all’astinenza del Mercoledì delle Ceneri e del Venerdì Santo? Al privarci di qualche dolce invitante? O come molti pellegrini facevano in altri tempi, intraprendere qualche pellegrinaggio, magari a piedi nudi? Tutto questo può essere un inizio, ma la vera penitenza consiste nell’accogliere l’invito di Gesù alla conversione del cuore, all’abbandonare l’uomo vecchio per rivestirci del nuovo, allo sforzo di vivere le Beatitudini, al lasciare che lo Spirito di Dio soffi su di noi “facendoci cadere da cavallo”. Continua il Nostro: “Tutti i nostri antenati sono passati per quella via (la penitenza): giovani e vecchi, piccoli e grandi; tutti insomma, hanno lavato i loro piedi e le loro mani nell’acqua della penitenza. Questa è una regola così generale che nessuno può esserne esente”. Ma proprio nessuno? No, esiste una eccezione a questa regola ed è quella che trova rispondenza nella santissima Vergine che “non avendo peccato non aveva bisogno di penitenza”, ma anche lei è entrata in Cielo per la porta della Redenzione, anzi è proprio lei la prima dei redenti e la madre di tutti i redenti. Ma tutti noi abbiamo bisogno di penitenza tanto per i peccati gravi, quanto per quelli meno gravi, sottolinea il Nostro e quei Padri asseriscono che, per questo motivo, quella vasca era situata tra le due tende, quella esterna e quella interna e stava “a significare che le acque della penitenza si trovano tra la tenda esterna della Chiesa militante, e quella interna della Chiesa trionfante, e che per passare dalla militante alla trionfante, bisogna lavarsi nell’acqua”. Chiesa trionfante? Chiesa militante? Forse queste espressioni non si usano più, ma non per questo hanno perso il loro significato: la Chiesa trionfante è quella dei beati, di coloro che hanno vissuto fino in fondo la loro vocazione cristiana, molti fino all’effusione del sangue; la Chiesa militante siamo noi, ancora bisognosi di fare penitenza, ancora in cammino verso la Patria celeste.

Preghiamo

Ravviva in noi Signore la forza che abbiamo ricevuto mediante il Battesimo e fa’ che le suggestioni del male sempre presenti, non ci rendano schiavi di tutto ciò che si oppone e ci allontana da te. Amen

Anche oggi il Signore ci offrirà l’occasione di compiere qualche passo in più verso di lui… Facciamolo con speranza, con fede e con gioia.

Buona giornata,

PG&PGR