Carissimi,
Francesco di Sales dice che c’è anche un terzo gruppo di Padri, e a questi si allinea, che, in quella vasca vede la dottrina, cioè l’insegnamento, evangelico: “Senza dubbio hanno ragione, perché quella dottrina non è altro che l’acqua di cui ‘chi ne berrà non avrà più sete’ e come dice Nostro Signore (Gv 4,13-14) zampillerà fino alla vita eterna”. Dunque anche noi, come quei sacerdoti dell’A.T., dobbiamo purificarci immergendoci nell’acqua del Battesimo e della Penitenza,
“lavare le nostre azioni e i nostri affetti, per purificarli, formarli ed educarli secondo la legge del Vangelo” e questo è valido per tutti, non solo per noi preti o suore. Dobbiamo, purtroppo constatare che tante persone, pur dicendosi credenti, hanno modificato la via indicata nel Vangelo plasmandola secondo le loro convinzioni umane ingannando se stessi. Il de Sales ci mette in guardia: “Nessuno si inganni a questo proposito, pensando di poter giungere alla tenda interna (il Cielo), per offrirvi sacrifici di lode senza lavarsi in quelle acque in quelle acque e modellarsi su quella dottrina”. Non si può dunque passare nella tenda interna senza passare per quella esterna, cioè la Chiesa e i suoi insegnamenti. Aggiunge in modo deciso: “Nessuno può essere salvato inventandosi leggi secondo i propri capricci e le proprie fantasie o accontentandosi della legge naturale” che, pur essendo una cosa buona, da sola non è sufficiente per la salvezza di coloro ai quali è stato annunciato il Vangelo. A questo punto si capisce bene, soggiunge il Nostro, “che quella vasca posta fra le due tende rappresenta il Battesimo, la Penitenza e la dottrina evangelica, che sono i legami per mezzo dei quali la Chiesa militante è unita alla trionfante”. Questa riflessione sulle due tende ci tocca molto da vicino coinvolgendo tutto il nostro essere e ciò che era valido al tempo di Mosè per l’antico polo dell’Alleanza, resta valido anche per il nuovo, per noi, per tutti coloro che, in Cristo, si riconoscono figli di Dio e si impegnano a vivere secondo ciò che la Nuova Alleanza richiede. Concludiamo questo incontro pensando che, come ci suggerisce Francesco, “anche “noi abbiamo due tende…” Cosa vuol dire? Ce lo dirà domani…
Preghiamo con alcune parole del Salmo 130 chiamato il “De profundis”:
Dal profondo a te grido o Signore; Signore ascolta la mia voce e la mia preghiera… Se consideri le colpe, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono…L’anima mia spera nella tua Parola… Amen
Al Signore oggi vogliamo chiedere di aumentare la nostra fede per credere e sperare, sempre di più, nella sua Parola.
Buona giornata,
PG&PGR