29 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

siamo nell’anno bisestile che ci regala un giorno in più ed oggi iniziamo il diciassettesimo capitolo che conclude il libro decimo del TAD;  eccone il titolo: “In che modo Nostro Signore ha praticato tutti gli atti più eccellenti dell’amore”. Si tratta, come dice lo stesso Francesco di Sales, di una sorta di sintesi delle “sante operazioni dell’amore Divino” e inizia col citare un versetto della seconda lettera ai Corinzi (5,14): Leggi tutto

28 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nell’ultima sezione del capitolo sedicesimo il nostro caro amico Francesco fa un parallelismo tra Nostro Signore e ciò che, di san Paolo, dice san Gregorio di Nazianzo; ne riportiamo alcuni passaggi: “Come Nostro Signore fu flagellato, condannato, crocifisso, in quanto uomo votato, destinato e consacrato a sopportare gli obbrobri, le ignominie e i castighi dovuti a tutti i peccatori del mondo…così…il glorioso Apostolo san Paolo desiderò ardentemente di essere colmato di ignominie, crocifisso, separato, abbandonato… Leggi tutto

27 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

la quarta sezione dell’abbondante sedicesimo capitolo si apre con questa affermazione di Francesco di Sales: “Si può praticare lo zelo in tre modi. In primo luogo compiendo grandi atti di giustizia per respingere il male: e questo appartiene solo a quanti hanno il pubblico ufficio di correggere, censurare e riprendere in qualità di superiore, come lo hanno i prìncipi, i magistrati, i prelati, i predicatori; ma siccome tale ufficio è onorifico, ognuno se lo assume, ognuno se ne vuole immischiare”. Leggi tutto

26 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

sarebbe certamente lecito chiedersi quale sia il confine tra lo zelo e l’eccesso d’ira  visto che tanti illustri santi nel dimostrare l’uno hanno lasciato libero spazio all’altra. Francesco di Sales, puntuale come sempre, è pronto a darci la risposta: “Quei grandi santi erano ispirati direttamente da Dio per cui potevano servirsi senza pericolo della loro ira; infatti lo stesso Spirito che li spronava a tali gesti, manteneva le redini della loro giusta indignazione perché non oltrepassassero i limiti che aveva loro fissato”. Leggi tutto

24 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

anche nel Nuovo Testamento troviamo un esempio di zelo esagerato che potrebbe far compiere, o quanto meno, desiderare gesti sconsiderati. Forse, volendo imitare Elia che chiese e ottenne dal Signore di far scendere un fuoco dal cielo che divorò coloro che lo volevano catturare (Cfr. 2Re 1,10-12), i due discepoli e “focosi fratelli” Giacomo e Giovanni, vorrebbero far scendere dal cielo un fuoco per incenerire quei samaritani che  non vollero accogliere Gesù; Leggi tutto

23 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

rileggendo alcuni passi dell’Antico Testamento ci si rende conto che in essi viene descritta anche “l’ira funesta”, con relative conseguenze, di personaggi biblici importanti. Francesco di Sales, onde evitare che il suo pensiero venga contraddetto o interpretato in modo errato, mette le mani avanti col sedicesimo capitolo che intitola: “L’esempio di molti santi che sembrano aver esercitato il loro zelo con ira, non contraddice il parere espresso nel capitolo precedente” Leggi tutto

21 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

oggi e domani lasceremo parlare Francesco che ci narra due fatti particolari che testimoniano come lo zelo, quando si lascia trascinare dall’ira, si veramente deleterio. Ecco il primo come lui stesso lo racconta: “Un famoso peccatore andò un giorno a gettarsi ai piedi d’un buono e degno sacerdote, assicurando con profonda umiltà che veniva per trovare rimedio ai suoi mali, ossia per ricevere la santa assoluzione delle sue colpe. Leggi tutto

19 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

l’animo umano, per quanto pacato possa essere, è sempre in agitazione per tante cose. Per questo motivo Francesco di Sales, nel nutrito capitolo quindicesimo che iniziamo oggi, si sente in dovere di dare dei “Consigli nel modo di guidare il santo zelo” che “essendo un ardore ed una veemenza d’amore, ha bisogno di essere governato saggiamente, altrimenti infrange i termini della misura e della discrezione”. Leggi tutto

16 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

per il secondo punto della sua esposizione il Salesio parte da un brano di san Paolo che scrivendo alla comunità di Corinto dice: “Io provo per voi una specie di gelosia divina, avendovi promessi ad un unico sposo per presentarvi quale vergine casta a Cristo” (2Co 11,2), e afferma: “Lo zelo ci rende ardentemente gelosi della purezza delle anime che sono spose di Cristo”. Leggi tutto

15 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

riprendiamo il nostro discorso di ieri con questa seconda sezione del capitolo XIV. Se la grandezza di Dio è infinita, e lo è, sarà infinita anche la sua bontà e i suoi doni. Dice infatti l’Autore: “Il cuore di Dio è tanto ricco di amore, il suo bene è così infinito, che tutti lo possono possedere, senza che per questo ognuno lo possieda di meno, non potendo quella infinita bontà venire esaurita pur colmando tutti gli spiriti dell’universo; infatti, anche dopo che li ha colmati tutti, le rimane intatta la sua infinità senza alcuna diminuzione”. Leggi tutto

13 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

la santa gelosia di Dio per i suoi figli, continua Francesco, “delicatamente e meravigliosamente espressa” è resa molto bene dagli scritti di santa Caterina da Genova, la mistica “laica” che più volte egli cita. E’ strano come il de Sales, riferendosi a lei, anche in altri passaggi, la chiami “santa” visto che la sua beatificazione e ancor più la canonizzazione, sono avvenute dopo la morte di Francesco. Leggi tutto

8 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

il dodicesimo capitolo ha un titolo apparentemente semplice: “In che modo l’amore genera lo zelo”. Perché apparentemente? Lo capiremo in seguito. Francesco inizia dicendo che l’amore tende sempre al bene della cosa amata “compiacendosi in essa se già lo possiede o desiderandolo se non ce l’ha”. Allo stesso modo, questo amore, genera l’odio del male della cosa amata. Leggi tutto

7 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

l’amore di Dio, quindi, genera l’amore per il prossimo. Ma in che modo? Francesco afferma che “amare il prossimo per carità è amare Dio nell’uomo e l’uomo in Dio; è amare Dio soltanto per se stesso e la creatura per amore di Dio”. Senz’altro il comandamento di amare Dio è più grande di quello di amare il prossimo ma, come ha scritto qualcuno, “quando confidiamo nell’amore di Dio, possiamo essere più coraggiosi nell’amare la sua immagine “nascosta” nel nostro prossimo”. Leggi tutto