13 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“ dovessimo farci un’opinione traendola da ogni sorta di arte, mestiere e professione, giungeremo alla conclusione che la prima e più forte tentazione dell’uomo è l’ambizione, l’orgoglio, la presunzione”. E’ quanto afferma Francesco di Sales iniziando una nuova Esortazione: era il 13 dicembre 1620, terza domenica di Avvento. Non ci stancheremo mai di dire che le sue considerazioni sull’uomo ci stupiscono per la loro attualità. Leggi tutto

12 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Francesco di Sales è un uomo di parola e dunque, con quanto ci dice oggi, conclude questa lunga Esortazione con un particolare parallelismo: ricorrendo il giorno dopo la memoria di sant’Ambrogio (7 dicembre), che tanto ammira, non vuole perdere questa occasione dicendo, seppur brevemente, qualcosa di questo grande vescovo, senza però “accantonare” il Battista. Dice, infatti: “Voglio finire dicendo del glorioso Ambrogio…quello che Nostro Signore disse (a coloro che lo ascoltavano dopo che gli inviati del Precursore furono ripartiti) di san Giovanni Battista: voi nel deserto non avete trovato una canna”, ma una roccia forte, aggiungiamo noi. Leggi tutto

11 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

visto che per Francesco di Sales il verbo “finire” ha una estensione particolare, continua nel suo discorso riprendendo la domanda di Gesù ai giudei: Chi siete andati a vedere nel deserto? Egli ha una grande ammirazione per la fermezza e la determinazione di Giovanni che esprime in questo modo: non è una canna agitata dal vento, ma una roccia stabile, eccezionalmente equilibrato tra le vicissitudini della vita e questa “è la virtù più piacevole e desiderabile della vita spirituale”. Leggi tutto

10 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

è curioso: Francesco di Sales inizia questo paragrafo dicendo: “Finisco…”, ma poi riprende a parlare con tutta calma della reazione dei discepoli di Giovanni e di ciò che Gesù dice del suo Precursore. Ma andiamo con ordine: “I discepoli tornarono a riferire a san Giovanni ciò che avevano visto e udito”. Il Nostro immagina il loro stato d’animo: avevano fretta di fare “rapporto” al Battista dopo l’incontro con Gesù. Leggi tutto

8 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

la vera beatitudine, dice con estrema convinzione Francesco di Sales, è non scandalizzarsi nemmeno di fronte alla croce di quel Messia che ha disatteso le aspettative di liberazione dal giogo e dall’arroganza dell’impero romano, ma ha operato una ben più importante liberazione, quella dal peccato, attraverso il suo sacrificio sul Calvario. Commenta: “Certo, tutti dobbiamo passare per di là. Bisogna attaccarsi alla croce del nostro Salvatore, meditarla e portarne in noi la mortificazione”.  Non neghiamolo: pur essendo credenti e praticanti, quando sentiamo parlare di croci, le nostre croci, se non ci ribelliamo, quanto meno, storciamo il naso. No, la nostra croce proprio non ci attira… Leggi tutto

7 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nell’ultima parte della risposta agli inviati del Battista, Gesù si limita a dire che ai poveri è annunciata la buona novella. Ma ci si potrebbe chiedere: perché solo a loro? Anche Francesco di Sales fa questa costatazione: “E’ vero che il nostro caro Salvatore e Maestro è venuto per insegnare ai grandi e ai piccoli, ai dotti e agli ignoranti, ma nondimeno lo si è trovato quasi sempre tra i poveri e i semplici”. Perché? Perché lo Spirito di Dio è lontano e diverso da quello del mondo (oggi diremmo dalla società-bene, chissà perché, poi, “bene?”) “che dà importanza soltanto a ciò che è apparente e fa rumore”. Leggi tutto

6 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

I morti risuscitano, asserisce ancora Gesù nel dialogo con gli inviati di Giovanni. Probabilmente Egli si riferiva alla figlio di Giairo che, secondo il Vangelo di Matteo, aveva risuscitato qualche tempo prima (Mt 9, 23-26). Francesco di Sales commenta: “E’ questa santa Parola che risuscita i morti, è ascoltandola che si ricevono buoni movimenti, che si passa dal peccato alla grazia; è ancora per mezzo della lettura che il cuore riceve vitalità e prende nuova forza ed energia”. La Parola di Dio, in noi, è viva ed efficace quando sappiamo ascoltarla e metterla in pratica, Leggi tutto

5 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dite a Giovanni: i lebbrosi sono mondati. Siamo al terzo “detto” di Gesù secondo l’ordine che ne dà Francesco di Sales che sottolinea: “Nel mondo ci sono molti lebbrosi”. Oggi, nel mondo non ci sono più molti lebbrosi anche se quella malattia non è scomparsa, ma egli non si riferisce, in questo contesto, a quanti vengono contagiati dal morbo di Hansen, cioè la lebbra, che colpisce il corpo dell’uomo, ma a quella lebbra che si annida nel suo cuore e uno dei sintomi più evidenti è la “fiacchezza e la tiepidezza nel servizio di Dio”. Leggi tutto

4 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

proseguendo nella sua risposta agli inviati di Giovanni, Gesù dice: gli zoppi camminano. Francesco di Sales, per una ragione che ignoriamo, cambia l’ordine di questi “detti”, facendo questa riflessione: “Sia che gli zoppi – di cui parla Nostro Signore – lo fossero di una gamba o di entrambe le gambe, non ha quasi nessuna importanza, ma la maggior parte di quelli che vivono in questo mondo zoppicano da entrambi i lati”. Probabilmente alcuni di noi hanno, o hanno avuto, problemi di deambulazione: postumi di interventi chirurgici, artrite, artrosi, reumatismi, cadute o semplicemente “annite”. Leggi tutto

3 Novembre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

eccoci di nuovo insieme per metterci ancora in ascolto di san Francesco di Sales ed insieme a lui vogliamo chiederci quale sia la vera identità del cristiano. Nel libro degli Atti degli Apostoli (11,26) san Luca annota che «Ad Antiochia, per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani». L’essere cristiano, dunque, trova la sua radice nell’essere discepolo e il discepolo è colui che si impegna di seguire l’insegnamento di qualcuno, di un maestro e, nel nostro caso, dell’unico Maestro. Leggi tutto

31 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dopo aver ampiamente spiegato il perché della missione dei discepoli del Battista ed aver dimostrato che la sua domanda non aveva origine dal dubbio, ma dalla sua profonda fede in quell’uomo che era veramente il Messia promesso, Francesco di Sales passa alla seconda parte del racconto evangelico e cioè alla risposta che Gesù diede ai discepoli di Giovanni: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udire e vedete: i ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella…» (Mt 11,4-6). Leggi tutto

30 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

farsi tutto a tutti! Adulti con gli adulti, bambini con i bambini: è questa la grande discrezione della quale ci ha parlato ieri Francesco di Sales dicendo che san Paolo “lo ha messo stupendamente in pratica facendosi bambino con i bambini, tanto che chiamava i cristiani: bambini miei (Cfr. Gal 4,19)”.  L’Apostolo è ben cosciente che le comunità alle quali scrive sono ancora “immature” (lo siamo neanche noi dopo 2000 anni!) nel praticare le vere virtù e, scrivendo ai Corinti (3,1-2) fa notare quanto la loro condotta, debba essere emendata da invidie e discordie. Leggi tutto

29 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

siamo giunti alla terza ragione per cui san Giovanni Battista inviò i suoi discepoli a Nostro Signore e Francesco di Sales dice che il Precursore fece questo anche “per staccarli dalla propria persona, perché non pervenissero al grave errore di considerare lui più del Salvatore”. In effetti, ci fa notare l’Oratore, i discepoli di Giovanni avevano notato che il comportamento di Gesù e dei suoi discepoli nei confronti del digiuno era diverso dal loro e da quello dei Farisei: Leggi tutto

28 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Francesco di Sales, ormai lo abbiamo capito, è tanto dolce quanto severo, quando serve. A proposito di ciò che dicevamo ieri e cioè di quell’insidia che il maligno può tendere a chi ha il mandato di insegnare e istruire, afferma senza peli sulla lingua: I maestri e i direttori di anime, che con parole studiate cercano di attirare a sé i discepoli che istruiscono e le anime che dirigono, assomigliano a quei pagani, a quegli eretici e simili canaglie che sanno soltanto chiacchierare e balbettare”. Qui sembra riferirsi ai Calvinisti, ma non solo a loro… Leggi tutto

27 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

iniziamo una nuova settimana ascoltando Francesco di Sales che, continuando nella sua spiegazione ci dice che “la seconda ragione per la quale (Giovanni) li mandò (i suoi discepoli) fu perché non voleva attirarli a sé, ma indirizzarli al suo Signore alla cui scuola li inviava perché venissero istruiti dalla sua bocca…Benché io vi predichi e vi istruisca, non è per attirarvi a me, ma a Gesù Cristo di cui io sono la voce (Gv 1,23)”. Leggi tutto

25 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

per iniziare, oggi vorremmo fare una domanda a Francesco di Sales: se, come hai detto finora, Giovanni il Battista non aveva alcun dubbio sull’identità di Gesù, per quale ragione invia i suoi discepoli? Immaginiamo la sua risposta: non c’è una sola ragione…ce ne sono tre! E, pazientemente, spiega: “La prima è per farlo conoscere a tutti. Aveva già annunciato molte volte la sua venuta, i suoi prodigi, la sua grandezza: per questo li inviò a Colui che aveva preannunciato”. In effetti, sottolinea il Nostro, questo è lo scopo principale “di tutti i Dottori e i predicatori” e, aggiungiamo noi, di tutti i profeti del passato, del presente e…anche di quelli futuri e Giovanni, a detta dello stesso Gesù, è il più grande (Cfr. Mt 11,9). Leggi tutto

24 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

passiamo ora al terzo motivo per cui si chiede qualcosa a qualcuno non perché si ignori ciò che si chiede, ma per sollecitare in chi risponde qualche sentimento particolare. Come ricorderete il primo era per indurre a riconoscersi peccatori e, dunque, a chiedere perdono. Il secondo mirava ad illuminare ed istruire chi si mette in atteggiamento di ascolto. La terza ragione per la quale si può fare una domanda, dice Francesco di Sales, è per provocare l’amore, per dargli voce. L’esempio che ci offre è quello di Maria Maddalena che, “dopo la passione e la morte di Nostro Signore, andò per ungere ed imbalsamare il suo corpo (Mc 16,11)” e avendo trovato il sepolcro aperto e vuoto, pianse. Leggi tutto

23 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

sembra che Francesco di Sales si diverta a metterci spesso… in attesa. Quali sono, dunque, queste tre ragioni per le quali il Signore pone molte domande agli uomini? “la prima – dice –  per far loro confessare i peccati commessi”. Ricordiamoci di quel breve “interrogatorio” al quale il Creatore sottopone i Progenitori: dopo la disobbedienza al suo ordine chiede ad Adamo: dove sei? E poi ad Eva: cosa hai fatto? (Cfr. Gen 3, 3.13). Certamente, dice ironicamente il de Sales, non è che il Signore non sapesse dove si trovava l’uno e cosa avesse fatto l’altra”. “Ma il Signore lo interrogò per fargli ammettere la colpa e poterlo così perdonare”. Dio, attraverso il profeta Natan, indurrà il re Davide a chiedere perdono per il suo misfatto… Leggi tutto

22 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

era il 6 dicembre 1620, seconda domenica di Avvento e la liturgia del tempo prevedeva il brano del Vangelo di Matteo 11,2-10 (la domanda del Battista, la risposta e la conseguente testimonianza di Gesù), brano che noi leggeremo quest’anno nella terza domenica di Avvento, il 14 dicembre prossimo. Francesco di Sales inizia una nuova Esortazione e, per facilitarne la comprensione, divide il brano in tre parti dicendo: “La prima ci racconta che, trovandosi san Giovanni in prigione a causa della Verità, mandò due dei suoi discepoli da Nostro Signore per sapere se egli fosse il Messia promesso o se dovevano aspettarne un altro (vv.2-3); la seconda è la risposta che diede loro il Salvatore (vv.4-6); la terza riguarda ciò che disse dopo che i discepoli di Giovanni se ne furono andati (vv.7-10)”. Leggi tutto

21 Ottobre 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

avviandosi a concludere questa Esortazione, Francesco di Sales calca un po’ la mano sul discorso dell’obbedienza. Già in altre occasioni abbiamo avuto l’opportunità di dire che, per noi religiosi, il voto di obbedienza è il più impegnativo in quanto ci chiede di mettere da parte le nostre esigenze e la nostra volontà. Egli parte dalla sua esperienza di prete, prima, poi di vescovo e ancora dopo di Fondatore e ci sembra sia d’accordo con quanto abbiamo detto, ma sottolinea che poter obbedire bene bisogna amare tanto ciò che ci viene chiesto e chi ce lo chiede. Leggi tutto