26 Maggio 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“Se ci fosse la pace tra gli uomini non si vedrebbero tante miserie”. Una affermazione che si potrebbe immaginare detta da qualche Profeta dei nostri tempi, ma è Francesco di Sales a dirla e con la quale ci ha lasciato sabato scorso. Riprendiamo il suo discorso: “Nessuno muove guerra all’uomo tranne lo stesso uomo”; in altre parole il peggior nemico dell’uomo è l’uomo stesso quando si lascia abbindolare dallo spirito del male e l’esperienza dei nostri progenitori ne è la dimostrazione. Prosegue il Nostro: “Se gli uomini vivessero in pace gli uni con gli altri, niente potrebbe turbare la loro tranquillità”. Ma l’uomo, la storia antica e recente, ce lo insegna, non ha mai saputo apprezzare abbastanza il dono della pace che il Signore Gesù gli ha fatto, quella pace “che procede dall’amore, amore gli uni per gli altri” e che, per poter essere raggiunta, dobbiamo avere con noi e in noi. Quella battaglia continua tra la carne e lo spirito di cui parla san Paolo (Rom 7,21-25; Gal 5,17), può essere vinta solo se lo spirito è animato e sostenuto dalla Parola del Signore che, attraverso la Chiesa, non cessa di ripeterci “Pace a voi”. Continua Francesco: “La pace è la vera arma dei cristiani; con essa riusciranno vittoriosi in tutti i combattimenti”, ma c’è bisogno di una sorta di sinergia tra lo spirito e l’intelletto dell’uomo che devono allearsi contro i desideri della carne che tendono sempre a dividere gli uni dagli altri: “Quando l’intelletto si mantiene fermo nelle cose che la fede ci insegna o che ci ha insegnato Nostro Signore, ha un’energia immensamente superiore a quella della carne, che, al confronto, non è che debolezza. Ma quando dà ascolto alle ragioni e ai discorsi che gli fa la carne per distoglierlo dall’attenzione alle verità divine, in un attimo tutto è perduto”. La domanda che l’uomo dovrebbe continuamente porre a se stesso è quella di chiedersi a che cosa porta il soddisfare i desideri della carne e cioè la ricerca, spesso sfrenata, dei beni terreni, dei propri agi e le proprie comodità: “Tutto quello che desidera la carne è assolutamente contrario allo spirito, che, illuminato dalla luce del Cielo, non può ignorare che quei raggi ispirati dalla carne sono bassi e inopportuni…Se vogliamo conservare in noi la pace, dobbiamo mantenere l’intelletto fermamente aderente alla Verità”. Una costatazione: le opinioni e le ragioni solo umane molto difficilmente parlano con sincerità della pace.

Nella memoria di san Filippo Neri, preghiamo

O Dio, che sempre esalti i tuoi servi fedeli con la gloria della santità, infondi in noi il tuo santo Spirito che infiammò mirabilmente il cuore di san Filippo Neri. Amen

Chiediamoci, oggi, quale pace cerchiamo: quella che poggia solo sul ragionamento umano o quella che ha come fondamento l’Amore?

Buona giornata,

PG&PGR