31 Maggio 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“La pace, mie care anime – dice Francesco di Sales – si trova soltanto tra i figli di Dio e della Chiesa, che vivono secondo la volontà divina nell’osservanza dei suoi comandamenti”. Ma questo è il “minimo indispensabile” in quanto da essi derivano tutte le altre virtù e, prima tra queste, aggiunge, “il muovere una continua guerra ai desideri della carne che sono causa di continue apprensioni”. La vita di fede è una dura lotta con la quale “possiamo indebolire la carne, nostro principale nemico, che ci opprime così da vicino e non ci abbandona mai”. La tentazione, lo sappiamo, è sempre in agguato: l’ira, l’egoismo, la superbia, il desiderio di apparire più che essere e molto altro, sono sempre pronti ad abbattere le nostre “difese”. Prosegue il de Sales: “Non possiamo abbatterla o annientarla completamente, perché è uno di quei rompiscatole mascalzoncelli (dice proprio così!) che Dio ha lasciato in vita per tenerci in esercizio”. Dio, nel pieno rispetto delle nostre scelte, ha permesso ai desideri della carne, che possiamo tranquillamente chiamare tentazioni, di agire nell’uomo. Non dimentichiamo che Gesù, in quanto anche vero uomo non si è voluto sottrarre a queste, ma con la forza della Parola di Dio, le ha allontanate. Infatti il demonio, contro il Signore nel deserto, ha messo in atto astuzie imprevedibili per tendergli insidie. Ma Egli si è mantenuto fermo nella fortezza. E questa stessa fortezza Gesù l’ha esercitata anche nei confronti dei suoi nemici “umani”: farisei, scribi, dottori della legge, sacerdoti del tempio. Allo stesso modo anche noi “saremo più forti e avremo la vera pace che ci conserva contenti tra le ingiurie, i disprezzi, le afflizioni, le contraddizioni, infine, in mezzo a tutto ciò che ci capita in contrasto con la natura”. Per dare più forza e credibilità a queste sue affermazioni, Francesco racconta un fatto, un bell’esempio, dice, che ha letto di recente nella “Vita dei Padri”, raccolte in un volume che non era ancora stata tradotta in francese. Ma vista l’ampiezza di tale racconto, che vogliamo proporvi integralmente, rimandiamo tutto a lunedì prossimo.

Oggi la liturgia celebra la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria a sant’Elisabetta.

Preghiamo

Dio onnipotente ed eterno, tu hai ispirato alla Beata Vergine Maria, che portava in grembo il tuo Figli, di visitare sant’Elisabetta: concedi a noi di essere docili all’azione dello Spirito, per magnificare sempre con Maria il tuo santo nome. Amen

La santa Vergine ci insegni ad essere docili all’azione dello Spirito Santo per essere pronti e servizievoli nei confronti di quanti, oggi, incontreremo sulla nostra strada.

Buona giornata e buona domenica,

PG&PGR