8 Maggio 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

quando l’umiltà non è sostenuta dalla perseveranza, facilmente lascia che l’orgoglio prenda il suo posto e Francesco di Sales asserisce che, anche nella Storia della Salvezza, a partire dai nostri progenitori, “tutti quelli che hanno peccato sono stati spinti quasi sempre dall’orgoglio”. E’ stato questo che ha causato la caduta degli angeli ribelli, ripete ancora l’Oratore e anche tra gli uomini “molti, mancando di umiltà, dopo aver cominciato bene, si sono perduti in modo miserevole”.

Ricordate la storia della Torre di Babele (Gen 11,1-9)? E’ l’orgoglio che spinse quegli uomini a voler costruire una torre alta fino al cielo, ma il loro progetto andò in fumo. Il re Saul, dopo essere stato unto re su Israele si lasciò guastare dall’orgoglio e meritò di essere respinto da Dio. Aggiunge il Nostro: “Quale umiltà non dimostrò Giuda vivendo vicino a Nostro Signore? Nondimeno pensate a quanto orgoglio doveva avere in punto di morte…per cui disperò di ottenere il perdono”. In questo modo egli aggiunse al tradimento anche la disperazione della salvezza che è uno dei peccati contro lo Spirito Santo: “Superbia insormontabile è non volersi abbassare davanti alla misericordia divina, dalla quale dobbiamo aspettarci tutto il nostro bene e tutta la nostra felicità”.  Orgoglio e superbia sono inseparabili e nemici dell’umiltà e sono mali comuni a tutti gli uomini; per questo il de Sales afferma che “non si predicherà mai abbastanza né mai abbastanza si inculcherà nei loro spiriti la necessità della perseveranza nella pratica della santissima ed amabilissima virtù dell’umiltà”. Tutti abbiamo bisogno di metterci alla scuola del Signore e della Vergine Maria per riscoprire questa virtù, per viverla profondamente nel nostro cuore con perseveranza per evitare che “non appena ci siamo abbassati o umiliati in qualche leggera circostanza, subito ci rialziamo, facciamo i grandi e cerchiamo di essere giudicati qualche cosa di buono”. Concludiamo questo incontro con le parole del nostro maestro e amico Francesco: “L’umiltà è la base e il fondamento di tutto l’edificio della nostra perfezione, che non può reggersi né crescere se non per mezzo della pratica di un profondo, sincero e veritiero riconoscimento della nostra pochezza e debolezza”.

Oggi ricorre la memoria devozionale della Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei. Attraverso di lei facciamo passare la nostra preghiera

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che all’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l’intercessione della Beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Amen

Affidiamoci, in questo giorno, alla protezione materna di Maria chiedendole l’aiuto necessario per tenere lontana da noi ogni tentazione di orgoglio e superbia.

Buona giornata,

PG&PGR