23 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Francesco di Sales paragona sant’Agostino, dopo la conversione, alla sposa del Cantico dei Cantici, ma aggiunge che essa può rappresentare anche tutta la Chiesa che, formata da tutti i cristiani, canta le lodi di Dio in ogni stato ed ogni condizione. A tale proposito cita anche Luigi IX, il santo re di Francia, del quale ci ha già parlato diverse volte in passato, definendolo “il più grande santo tra i re e il più grande re tra i santi che era giunto alla più alta vetta della perfezione cristiana”. Evidentemente era un “secolare”, e lo indica quale esempio per tutti i governanti del tempo; forse anche altri, quelli del nostro tempo, potrebbero trovare in lui una guida ed un modello da seguire. Francesco, a questo punto, non può tralasciare di fare un riferimento diretto a coloro che, all’interno della Chiesa, hanno una missione particolare e dedicano la propria vita alla preghiera, all’amministrazione dei Sacramenti e alla predicazione “cercando di attirare gli altri alla conoscenza della verità per esercitarli nella lode di Dio”, e probabilmente si è trovato davanti a qualcuno che, pur apprezzando il ministero sacerdotale, poneva questa domanda: “A che cosa servono quelli che vivono chiusi nei chiostri? A nulla, sono inutili alla Chiesa di Dio”. E’ una domanda ricorrente, ieri come oggi! Ma ecco la risposta di Francesco: “Questi sono i discorsi dei mondani. E’ un fatto che la prudenza umana pretende di governare tutto e se la prende sempre con coloro che hanno scelto la vita contemplativa. Costoro, dicono, non fanno niente. O Dio, povera gente! Sono ciechi, nella loro opinione”. La vita contemplativa, dei monaci e della monache, non è affatto meno utile alla vita della Chiesa di quella che vivono coloro che si dedicano al ministero tra la gente; anzi, con la loro preghiera sostengono questi ultimi. Una volta si diceva, e si dice ancora, che i contemplativi hanno la stessa funzione del parafulmine e con la loro preghiera “alimentano” la pazienza di Dio. Certamente è fondamentale alla vita della Chiesa l’apostolato dei Vescovi e dei sacerdoti “che vegliano sui loro greggi, che sono sempre in azione per conquistare qualche anima a Dio e, come buoni soldati, compiono buone azione nella Chiesa”, ma il loro lavoro in mezzo al Popolo di Dio è sostenuto, in modo particolare dalle preghiere che i claustrali elevano al Signore affinché al gregge non manchi la sollecitudine del Pastore e al Pastore non manchi la docilità del gregge.

Ieri abbiamo celebrato la Solennità del Corpo e del Sangue del Signore. Riprendiamo la preghiera di quella liturgia:

Signore del cielo e della terra che ci hai radunati per celebrare il sacramento pasquale del Corpo e Sangue del tuo Figlio, fa’ che nella partecipazione all’unico pane e all’unico calice impariamo a condividere con i fratelli i beni della terra e quelli del cielo. Amen

Ed oggi…una preghiera in più per noi preti. Grazie.

Buona giornata,

PG&PGR