Carissimi,
senza dubbio molti di voi avranno sentito parlare della Regola di san Benedetto che è alla base della vita monastica che, nel suo complesso, incoraggia l’amore, la preghiera, il lavoro, il rispetto, la castità, la moderazione e la comunione e può essere riassunta dal motto “Ora et labora” (prega e lavora). Ma forse non tutti sanno che esiste anche una Regola di sant’Agostino che è alla base della vita religiosa, una sorta di codice di norme che orientano la vita comune sulla base dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. Qualcuno potrebbe dire: ma non sono la stessa cosa? Certo, i fondamenti sono gli stessi ma, mentre quella di san Benedetto è alla base della vita monastica o claustrale, quella di sant’Agostino è rivolta soprattutto ai religiosi che, pur vivendo in comunità, esercitano il loro ministero in mezzo alla gente. Francesco di Sales, proseguendo nella sua Esortazione, dice che “sant’Agostino non si è accontentato di lodare Dio, ma si è impegnato a condurgli molte anime: alcune per mezzo della predicazione; altre indicando loro un modo di vivere molto perfetto”. Infatti, da vescovo, radunando molti sacerdoti, diede loro la sua Regola e questi cominciarono a condurre una vita comunitaria: “Egli innestò sul medesimo tronco la Religione e lo stato secolare, di modo che i preti erano Religiosi e i Religiosi erano preti”. Le tante Congregazione e Istituti religiosi che conosciamo, hanno questa origine comune…compresi gli Oblati di san Francesco di Sales. Ma Agostino non si limitò ai maschietti, e “raccolse anche una quantità di ragazze alle quali diede ugualmente una Regola”. Non tutti sono in grado di comprendere la scelta della vita religiosa, e quel che è peggio, e ci rammarica molto, è che a volte, quelle stesse persone che hanno scelto questa vita, non la vivono appieno. Francesco chiama questa “mancanza” ingratitudine affermando che “tali persone sono molto superbe e affette da una grave malattia, poiché sembra loro che nessuno potrebbe essere creditore nei loro confronti, ma, al contrario pensano che il mondo intero sia in debito con loro”. Ma l’ingratitudine è una malattia dalla quale nessuno è esente…
Oggi la Chiesa celebra la Solennità della Natività di san Giovanni Battista, che Gesù ha definito come il più grande tra i nati da donna.
Preghiamo
O Dio, che hai suscitato san Giovanni Battista per preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, concedi alla tua Chiesa la gioia dello Spirito, e guida tutti i credenti sulla via della salvezza e della pace. Amen
Oggi una preghiera particolare per le vocazioni sacerdotali, religiose e anche per quelle matrimoniali che non sono meno importanti.
Buona giornata,
PG&PGR