Carissimi,
per sottolineare quanto sia importante, nella vita di ogni cristiano l’appartenenza ad una comunità, di qualunque tipo essa sia, Francesco di Sales ci invita a considerare l’assenza di san Tommaso durante la prima apparizione del Risorto: “Guardate, vi prego, il povero san Tommaso: si era allontanato dalla compagnia degli Apostoli per andare a spasso e quella passeggiata, o allontanamento, gli costò cara”. A dire il vero il testo evangelico (Gv 20,24) non specifica il motivo dell’assenza di Tommaso in quel momento. Sempre nello stesso Vangelo (11,6) quel discepolo dimostra di essere, forse, il più coraggioso dei Dodici e quindi ci piace pensare che quell’assenza fosse dovuta non ad una passeggiata, ma ad un approvvigionamento di cibo per tutti. Ma questa è solo una nostra supposizione. Il Nostro si mostra un po’ severo con Tommaso: “Sventura (quella di non vedere il Risorto) che gli era capitata, perché aveva lasciato la santissima conversazione con gli Apostoli e con la Madonna per andare a spasso col pretesto di qualche affare, che, senza dubbio non era così indispensabile da non poter essere rinviato fino a dopo il tempo che aveva loro indicato Nostro Signore, in cui l’avrebbero visto risuscitato”. Con questa valutazione “negativa” di quel povero discepolo, il de Sales vuole mettere in evidenza alcuni comportamenti di “persone insofferenti di regole e che non vogliono avere altra legge se non quella che detta la loro volontà personale”. Quello che aggiunge poi, ci fa tristemente sorridere in quanto risponde pienamente a realtà, soprattutto ai nostri giorni: “Si incontra tanta gente che non ha nulla da fare tutto il giorno (specialmente la domenica), ma quando giunge l’ora della santa messa ha tanti impegni e così urgenti che per nulla al mondo possono essere rinviati”. Quante volte ci troviamo a dover costatare che la messa domenicale e delle altre feste di precetto, passa sempre in secondo piano davanti ad altri impegni: devo cucinare perché ho ospiti a pranzo, devo fare un lavoro urgente e, nei più giovani, devo studiare, ho una partita di calcio, mi hanno invitato a fare un giro in centro, ecc. Andiamo avanti. Francesco “affonda la lama” su Tommaso riportando il pensiero dei Padri che hanno riflettuto molto sulla sua incredulità e ne individua le radici: il dispetto, l’orgoglio e la vanità, la disperazione, ma affronteremo domani questi argomenti.
Oggi celebriamo la memoria di san Bonifacio, vescovo e martire del VIII secolo che evangelizzò la Germania. Preghiamo
Interceda per noi, o Signore, il santo martire Bonifacio, perché custodiamo con fermezza e professiamo con coraggio la fede che egli ha insegnato con la parola e testimoniato con il sangue. Amen
Sarebbe bello, oggi, dedicare qualche momento di preghiera per tutti quei fratelli e sorelle che, per qualche motivo, di sono allontanati dalla comunità.
Buona giornata,
PG&PGR