13 Maggio 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

se la prima condizione per “tenere in braccio” il Salvatore, come ricorderete, è quella di essere giusti e timorati, la seconda è quella di sapere attendere, come il santo vecchio Simeone, “la redenzione d’Israele: ossia, dobbiamo vivere nell’attesa della nostra perfezione”. Sono felici, dice Francesco di Sales, quelli che vivono questa attesa senza stancarsi. Probabilmente egli aveva a che fare con gente che, desiderando di raggiungere la perfezione “scalpitava” per raggiungerla…

”Sarebbe senza dubbio molto comodo se potessimo essere umili appena abbiamo espresso il desiderio di esserlo, senza altra fatica…certamente sarebbe molto comodo”. Ma la perfezione, sottolinea, bisogna cercarla secondo le vie ordinarie, in serenità di cuore “facendo tutto quello che possiamo per acquistare le virtù per mezzo della fedeltà che metteremo nel praticarle, ognuno secondo la nostra condizione o vocazione”. Ci sembra molto chiaro il pensiero di Francesco: egli vuole coinvolgere tutti, in questa ricerca, facendo ciò che è possibile. Il vero credente è colui che non si stanca mai di cercare il bene e, con pazienza, imparare a viverlo nella vita di tutti i giorni. La terza condizione, continua il Nostro, “è quella di essere timorati, come san Simeone; ossia, pieni di rispetto al cospetto di Dio nel tempo della santa orazione”. Di per sé sembrerebbe una cosa scontata il rispetto verso il Signore in modo particolare quando ci rivolgiamo a Lui con la preghiera. Ma, se ci pensiamo bene, non è poi così scontata…Quante distrazioni, quanti giudizi verso gli altri, quante altre cose, estranee alla preghiera, entrano nella nostra mente! Il nostro spirito, ci consiglia l’Oratore, deve liberarsi dagli altri pensieri, riconoscendo la grandezza di Dio e la nostra piccolezza. Prima di chiudere questa Esortazione Francesco fa presente un’ultima condizione che è quella di fare in noi spazio allo Spirito Santo, lasciarci guidare da lui per andare verso il “tempio” dove il Bambino ci aspetta per essere preso in braccio. Come fare? “Essere semplici e genuini”.

Il 13 maggio 1917 la santa Vergine si manifestò, nei pressi di Fatima, ai tre pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta raccomandando la necessità della preghiera e della penitenza per la salvezza del mondo. Preghiamo

O Dio, tu hai voluto che Maria, Madre del tuo Figlio, fosse anche nostra madre; fa’ che, perseverando nella penitenza e nella preghiera per la salvezza del mondo, ci adoperiamo con tutte le forze per la crescita del regno di Cristo. Amen

Oggi, per quanto ci sarà possibile, cerchiamo di agire con la semplicità e la genuinità dei tre pastorelli di Fatima.

Buona giornata,

PG&PGR