11 maggio 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi tutti, vicini e lontani,

senza preamboli come la volta scorsa, lasciamo subito la parola ai giovani sulla riflessione: “Essere di Dio o delle opere di Dio?”

“Io oggi sono stata colta un po’ impreparata da questa riflessione, perchè ho tanti pensieri per la testa che mi impediscono di vedere a fondo tutto quello che queste parole vogliono comunicarmi. Mi sento molto toccata da tutto quello che mi è stato proposto e non riuscire a coglierne tutte le sfaccettature a causa di tanti pensieri che ho in testa non mi fa sentire bene. Prego il Signore di aiutarmi ad aprire il mio cuore e a farmi toccare da tutto quello che ho letto, di non lasciare da parte neanche una parola, anche se oggi mi è difficile. Rifletterò nuovamente su tutto quello che mi è stato proposto, con una nuova mente e una voglia ancora maggiore di fare spazio a Lui nella mia vita e nel mio cuore.”

“A me piace molto l’idea, come sottolinea Rosini, di essere speciale. Di essere speciale agli occhi di Dio in primo luogo, ed agli occhi di altre persone in secondo luogo.
Di essere come un prodigio.
E poi c’è il progetto che Dio ha per me. Non sempre mi soffermo a pensare ad un progetto per la mia vita, ma provo a vivere giorno per giorno. Con i miei errori e le mie fatiche, provo, non sempre riesco.
Vorrei provare ad essere sempre di più quel prodigio che Dio ha voluto creare.
E infine, riferendomi ai progetti “sconvolti” da Dio per quanto riguarda Zio Francesco, mi ritrovo nello stato d’animo di questo sacerdote.
Le Sue vie non sono le mie vie, giusto, ma a me questa cosa non è mai andata giù. Sono testardo, vorrei che le cose vadano come voglio io, e quando trovo qualcosa di diverso o complicato mi infastidisco.
Prego affinché il Signore possa illuminarmi, con una Pasqua diversa quest’anno.”

“Io mi sono soffermato sulla sfaccettatura del “sia fatta la tua volontà” dataci da Papa Francesco. In questi giorni, quando ho pregato il signore, ho sempre posto alla fine delle mie preghiere sia fatta la tua volontà, ma con la solita “riluttanza”, diciamo difficoltà ad accettarla quando non coincide con la mia. Ecco il significato che “sia fatta la tua volontà” implica che comunque ci sia sempre un bene superiore, mi ridà un po’ di luce, in questi giorni di incertezza in cui è difficile vederne.”

A tutti buona giornata,

PG&PGR