5 maggio 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi tutti, vicini e lontani,

nel commentare il brano della conversione di San Paolo, sabato 2 maggio, ad un certo punto abbiamo detto che le strade del Signore sono veramente misteriose e Lui, dal male, sa sempre far scaturire il bene. Nella Bibbia diversi sono gli esempi: basti pensare alla storia di Giuseppe venduto come schiavo dai suoi fratelli (vedi, se ne hai voglia, Genesi ai capitoli 37, 39, 40, 41). Il brano odierno (Atti 11,19-26) è un altro esempio di questo agire misterioso di Dio. Dopo la lapidazione di Stefano molti discepoli ellenisti (di lingua e cultura greca), vengono letteralmente cacciati da Gerusalemme. Praticamente i Giudei hanno detto: ste  storielle su Gesù er Nazareno annate a riccontalle da ‘nantra parte. Vanno dunque in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia. L’opera del Signore, però, è ormai inarrestabile e la Parola, proprio ad opera di questi “esuli”, viene portata anche in questi luoghi ai non Giudei. Ma, agli occhi della Chiesa di Gerusalemme, questa cosa è sospetta.  Volendo vederci chiaro inviano un “ispettore” degno della loro fiducia, un certo Barnaba. Egli, uomo di Dio, non può far altro che constatare come la grazia del Signore stesse portando molti frutti e, quindi, incoraggia questi fratelli a perseverare nella loro opera di evangelizzazione (vv.22-24). Barnaba sarà poi compagno di Paolo per molto tempo. La cacciata di quei fratelli ellenisti da Gerusalemme, genera altri fratelli nella fede e il male, con l’intervento dello Spirito, si trasforma, ancora una volta in bene.

Ma la storia, come ben si sa, spesso si ripete. Sono i famosi corsi e ricorsi storici…e la storia delle origini di noi Oblati di San Francesco di Sales, fa parte di questi. Padre Luigi Brisson, oggi Beato, dopo la fondazione delle Oblate di San Francesco di Sales insieme a Leonie Aviat (oggi santa; aho, e che vòi fa? Le donne cianno sempre ‘na marcia in più!) a favore delle giovani operaie (per toglierle dalle grinfie dei datori di lavoro sporcaccioni), nel 1875, dopo tante perplessità, fonda sempre a Troyes; anche il ramo maschile affinché si occupi dell’istruzione dei giovani (maschietti, stavolta) sbandati e provenienti da famiglie povere. Si rende dunque necessario l’acquisto di vecchi edifici atti allo scopo. La Congregazione comincia ad ingrandirsi e apre diverse opere in varie città della Francia. Ma tra il 1901 e il 1905, una iniqua quanto ingiusta legge del governo francese, in lotta con la Santa Sede, espelle dalla Francia tutti gli Ordini e Congregazioni religiose confiscandone i beni. Gli Oblati si “disperdono” in diversi paesi mantenendo tra loro i rapporti. Quei primi confratelli (e qui sta lo “zampino” dello Spirito Santo) riprendono, senza perdersi d’animo, il loro lavoro di evangelizzazione e promozione umana, secondo gli insegnamenti di San Francesco di Sales, in tanti paesi, primo tra questi l’Italia dove a Giove, in Umbria, viene celebrato il primo Capitolo Generale. Il sogno del Beato Padre Brisson di portare il Vangelo in tutto il mondo, a causa di una legge ingiusta, diventa realtà e ancora una volta dal male nasce il bene. Scusateci per questa divagazione, ma ci sembra calzi proprio a pennello col brano odierno.

Preghiamo:

Signore, tu sai trasformare tutte le cose, anche quelle cattive in buone. Trasforma la nostra mente e il nostro cuore, spesso attaccati a convinzioni e a pregiudizi, in menti più aperte e in cuori più caldi e accoglienti; trasformaci, col Tuo Spirito, in uomini e donne pronti, in tutte le occasioni, a superare il male e a riconoscere il bene per meglio annunciare con la nostra vita l’avvento del Tuo Regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

A tutti l’augurio che questa seconda fase della lotta al coronavirus, porti i risultati sperati, renda i nostri animi più sereni e ci faccia guardare al futuro con quell’ottimismo che dovrebbe caratterizzare la vita di ogni cristiano. Buona giornata

PG&PGR