10 agosto 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi tutti,

nelle Esortazioni troviamo questa affermazione del Salesio: “C’è un amore affettivo e un amore effettivo, come ci sono due modi di patire il martirio, uno affettivo, l’altro effettivo”. Prendendo l’esempio dei due fratelli apostoli, Giovanni e Giacomo, continua: “San Giovanni fu martire nella prima maniera…infatti l’olio bollente che avevano preparato per immergervelo, e nel quale di fatto fu messo, non gli fece alcun male… San Giacomo, invece su martire effettivo…”  In un altro passo, riportando una frase di San Girolamo, dice: “San Girolamo, parlando della moltitudine dei santi saliti al cielo, dice che, se la Chiesa volesse fare la festa di tutti i martiri, ce ne sarebbe settecento per ogni giorno dell’anno, di quelli che si sa per certo che sono stati martirizzati; e quanti ce ne sono che non conosciamo!” E San Girolamo è vissuto nel IV secolo”. Fino ad oggi quanti saranno coloro che hanno saputo dare la propria vita per Cristo? Una moltitudine immensa! Guardando il calendario liturgico ci siamo resi conto che in questa settimana, cinque giorni su sette, celebrano il ricordo di alcuni santi martiri: ieri, domenica, si ricordava Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) che, nata ed educata nella religione ebraica, si convertì al cristianesimo entrando nell’Ordine delle Carmelitane scalze. Internata nel campo di sterminio di Auschwitz fu uccisa in una camera a gas nel 1942; oggi celebriamo San Lorenzo, diacono, martire del III secolo; giovedì si ricorderanno i santi Ponziano papa e Ippolito sacerdote, anch’essi martiri del III secolo; venerdì si farà memoria di San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote, anche lui ucciso, con una iniezione di acido fenico, ad Auschwitz nel 1941.

Il calendario liturgico è pieno di queste figure che hanno amato Dio e i fratelli fino al sacrificio supremo e, molti di loro, sono, dai più, sconosciuti. Proviamo a pensare ai tanti martiri missionari, laici e sacerdoti, uccisi in altri continenti; a quelli condannati a morte in Inghilterra, solo perché cattolici, durante il regno di Elisabetta I; ai religiosi, le religiose e i sacerdoti ghigliottinati durante la rivoluzione francese; agli oltre diecimila “giustiziati” durante la guerra civile spagnola tra i quali ci sono anche le sette beate Visitandine che a volte citiamo nel Canone della messa. E tanti, tanti altri ancora.

Francesco di Sales, nel passo citato all’inizio, parla anche di un martirio “affettivo”. Domani e dopodomani ricorderemo due sante “campionesse” di questo tipo di martirio: Santa Chiara di Assisi e Santa Giovanna Francesca Fremyot de Chantal.

Preghiamo:

Signore, tu hai detto che non c’è amore più grande che dare la vita per i fratelli: insegnaci ad essere disponibili verso tutti coloro che incontriamo nel nostro cammino quotidiano e ad affrontare con gioia ogni sacrificio. Amen.

A tutti l’augurio di mettere in atto, oggi, un piccolo sacrificio e buona giornata,

PG&PGR