5 agosto 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi tutti,

“Benedite gelo e freddo, il Signore. Benedite ghiacci e nevi , il Signore” (Dan 3,69-70). Sono due versetti tratti dal “Cantico di Daniele” nel quale tutta la creazione è chiamata a dare lode a Dio. Perché questa citazione? Oggi è il 5 agosto, giorno in cui si ricorda la Dedicazione della Basilica Patriarcale di Santa Maria Maggiore che sorge sul colle Esquilino a Roma e che è ritenuto il santuario mariano più antico dell’Occidente. Fino a non molto tempo fa si pensava che l‘attuale basilica sorgesse sul sito  di quella precedente fatta costruire nel IV secolo da Papa Liberio, e per questo è detta “Liberiana” in onore della Vergine che, qualche anno prima, il Concilio di Efeso aveva proclamato solennemente “Madre di Dio”. In questo stesso giorno si celebra anche “Nostra Signora delle Neve” in quanto la tradizione narra che Papa Liberio fece costruire il primitivo tempio mariano sul luogo dove, miracolosamente, nella notte tra il 4 e il 5 agosto (l’anno è incerto), ci fu una abbondante nevicata mentre il terreno circostante ne restò privo. Tale evento prodigioso viene ancora oggi ricordato, il questo giorno, con una “nevicata” artificiale.

Nella raccolta degli A.S. si narra che il 5 agosto 1606 San Francesco di Sales, continuando la visita pastorale alle parrocchie nei punti più alti della regione del Faucigny, tenne un discorso al popolo sul titolo di Nostra Signora delle Neve e disse che “di quella festa dovevano farne la loro festa particolare, poiché tutto l’anno, nella maggior parte di quella montagna, vi erano ghiacci e nevi che il sole non perveniva a sciogliere”. Quei luoghi tanto selvaggi e spaventosi, erano popolati da abitanti molto cristianamente buoni, mansueti e cortesi. Il santo Vescovo si compiaceva assai nel visitarli e voleva denominarli i pii figliuoli della Madonna del ghiaccio, poiché, come i tre fanciulli della fornace e il santo re Davide, “essi pure volevano che la neve e il ghiaccio benedicessero e lodassero il Signore”.

Concludiamo con la preghiera a Nostra Signora della Neve:

O Maria, donna delle altezze più sublimi,
insegnaci a scalare la santa montagna che è Cristo.
Guidaci sulla strada di Dio,
segnata dalle orme dei Tuoi passi materni.
Insegnaci la strada dell’amore,
per essere capaci di amare sempre.
Insegnaci la strada della gioia,
per poter rendere felici gli altri.
Insegnaci la strada della pazienza,
per poter accogliere tutti con generosità.
Insegnaci la strada della bontà,
per servire i fratelli che sono nel bisogno.
Insegnaci la strada della semplicità,
per godere delle bellezze del creato.
Insegnaci la strada della mitezza,
per portare nel mondo la pace.
Insegnaci la strada della fedeltà,
per non stancarci mai nel fare il bene.
Insegnaci a guardare in alto,
per non perdere di vista il traguardo finale della nostra vita:
la comunione eterna con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Amen!

Con la speranza che Nostra Signora della Neve porti un po’ di refrigerio alle nostre anime (e magari anche ai nostri corpi), buona giornata a tutti,

PG&PGR