12 Marzo 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

essendo questo terzo capitolo molto breve, ve ne proponiamo il testo integrale:

“Ecco come devi fare l’invocazione: una volta che la tua anima si sente alla presenza di Dio, deve umiliarsi in profondo sentimento di rispetto, perché sa di essere indegna di trovarsi di fronte alla sovrana Maestà di Dio; ma poiché sa anche che è la sua immensa Bontà che vuole così, gli chiede la grazia di servirlo bene e di adorarlo nella meditazione che si accinge a compiere. Se ti sembra opportuno, puoi anche servirti di qualche Parola concisa e piena di ardore come le seguenti di Davide: Non respingermi dalla tua presenza, o Dio, e non privarmi della grazia del tuo santo Spirito. Risplenda il tuo volto sulla tua serva. Voglio ammirare le tue meraviglie. Dammi intelletto e capirò la tua Legge e la osserverò con tutto il cuore. Sono la tua serva, dammi lo Spirito; e altre simili.”

Forse queste parole sono un po’ lontane dal nostro modo di esprimerci, ma manifestano senz’altro la coscienza di chi è convinto della presenza del Signore nella propria vita. È strano, ma a volte ci “vergogniamo” di parlare al Signore in questo modo. Ci sembra “sdolcinato”, anacronistico, inopportuno. Cerchiamo, mentalmente, di formulare frasi ben fatte, come se la validità della nostra preghiera e la Sua disponibilità verso di noi, dipendesse da questo. Due innamorati non hanno bisogno di tante parole; anche attraverso il solo sguardo, sanno dirsi tutto il loro amore. Convinciamoci che il Signore non cerca da noi belle parole, bei propositi, ma legge nel profondo del nostro cuore.  Continua il Salesio: Ti sarà utile aggiungere l’invocazione all’Angelo custode e a tutti i Santi presenti nel mistero sul quale vuoi meditare. Per esempio, se mediti su quello della morte del Signore, potrai invocare la Madonna, S. Giovanni, la Maddalena, il buon Ladrone perché ti facciano partecipe dei sentimenti e dei movimenti interiori ricevuti in quel mistero. Se mediti sulla tua morte potrai invocare il tuo buon Angelo, che sarà presente in quel momento, affinché ti ispiri pensieri adatti; e così per gli altri misteri.” Nel Vangelo di San Matteo (6,7-13) Gesù stesso ci ha insegnato come pregare: “Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.” E ci ha insegnato il Padre Nostro…

Preghiamo

Signore Gesù che ci inviti a chiamare Dio col nome di Padre, ad avere confidenza con Lui e ad aprirgli il nostro cuore, insegnaci ad essere sempre più figli obbedienti e fiduciosi nella Sua  Divina bontà. Amen.

Oggi potremmo riflettere un po’ di più sulle parole del Padre Nostro. Buona giornata.

PG&PGR