26 Maggio 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

se ci pensiamo bene, la storia dell’uomo, sin dagli inizi, prende una “brutta piega” a causa di una maldicenza, una menzogna (cfr. Gen 3,1-5): il serpente, il tentatore, il mentitore per eccellenza, attenta al buon nome di Dio stesso. Percorrendo poi la Storia della Salvezza, da Mosè a Giovanni Battista, ci possiamo facilmente rendere conto che tutti i servi fedeli di Dio sono stati oggetto di mormorazioni e giudizi malevoli. Gesù stesso viene accusato di essere un bestemmiatore (Mt 9,3) e, addirittura, un indemoniato (Lc 11,14-15). Andando avanti nella Storia della Chiesa, incontriamo tanti altri santi che hanno dovuto fare i conti con la maldicenza e uno di questi è San Filippo Neri, Pippo bono, il fondatore dell’Oratorio e di cui oggi facciamo memoria: insultato, calunniato, messo alla prova in diversi modi, non perde di vista la sua vocazione a fare del bene. Lo stesso Francesco di Sales ha fatto questa esperienza. Ma i malpensanti non hanno tenuto conto dello Spirito Santo che operava infondendo in loro la sua forza. Il nostro Santo scrive che “il buon nome è l’insegna che indica dove alloggia la virtù; è evidente che la virtù viene prima”. E’ la virtù vera, dunque, che si fa garante del “buon nome” di cui “è bene essere gelosi” senza però esserne ossessionati. Per questo continua dicendo: “Se ti dicono: sei un ipocrita perché ti sei incamminata nella devozione; se ti considerano un uomo senza carattere perché hai perdonato un’ingiuria, lascia correre, non farci caso.” Il cristiano è sempre “sotto tiro”, ma il de Sales ci incoraggia: “Per prima cosa abbi presente che tali giudizi sono emessi da persone vuote e superficiali; quand’anche poi il buon nome si perdesse davvero, l’importante è non perdere la virtù e non deviare dal suo cammino; mi pare logico che si dia la preferenza ai frutti sulle foglie, ossia ai beni spirituali interiori su quelli esteriori.” Simili parole di incoraggiamento le troviamo anche nella Prima lettera di San Pietro (4,13-14): “Beati voi se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa in voi”. Gesù stesso aveva ammonito i suoi dicendo: “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi (Lc 6,26)”. Comunque è una cosa saggia vigilare su se stessi, interrogare con sincerità la propria coscienza e chiedersi se il nostro agire è sempre coerente con la fede che professiamo per “non scandalizzare l’occhio dei buoni, ma nemmeno accontentare quello dei cattivi”. Francesco ci offre un bel paragone: “La barba è un ornamento adatto al volto dell’uomo e i capelli a quello della donna: se si strappano alla radice i peli dal mento o i capelli dalla testa , probabilmente non rispunteranno più; ma se li tagli soltanto, o magari anche li radi, rispunteranno molto presto, più forti e più folti. Lo stesso avviene per il buon nome: la lingua dei maldicenti può tagliarlo o anche addirittura  raderlo, giacché, dice Davide, è come un rasoio affilato (cfr. Salmo 52); ma niente paura! Rispunterà presto più bello di prima e anche più forte!” Certo sarebbe auspicabile una società senza malignità, chiacchiere, pettegolezzi, calunnie che, spesso, sono il preludio di tante nefandezze. La stessa Chiesa sarebbe più credibile (parole di Papa Francesco) se si evitassero, soprattutto tra le “alte sfere”, certi comportamenti…Sì, più credibile e, soprattutto più vicina al Cuore del suo Fondatore.

Preghiamo

Signore aiutaci ad essere più coerenti nel compiere il bene senza lasciarci insuperbire dal plauso o scoraggiare dalla disapprovazione. Vogliamo imparare da Te che sei Verità assoluta. Amen.

Sia il nostro comportamento, oggi e sempre, umile e veritiero. Buona giornata,

PG&PGR

Notizie da PGR

Con molto rammarico devo dirvi che le dimissioni di PGR sono state rimandate di qualche giorno, forse fino a sabato, per ulteriori accertamenti. Potete ben immaginare quale sia il suo stato d’animo e anche il mio. Al telefono mi ha detto: mi abbandono a Dio e alla sua volontà. Non lasciamolo solo in questa ulteriore prova.

PG