16 Dicembre 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

oggi inizia la novena in preparazione al Natale. A Dio che è venuto nella storia, viene in ogni uomo e verrà nella gloria, affidiamo noi stessi, le nostre famiglie, i nostri amici, le nostre comunità, il nostro Paese, l’Europa e il mondo intero. Riprendiamo ora l’allenamento…pardon, il discorso di Francesco di Sales interrotto ieri e lo facciamo ponendoci una strana domanda: a cosa può servire un bellissimo orologio antico se non è funzionante? Forse farà bella mostra  nelle nostre case, ma in quanto ad utilità…Segnerà senz’altro l’ora esatta, ma…solo due volte al giorno…! Ecco cosa ci dice con una similitudine “meccanica”: “Un orologio, per buono che sia, bisogna caricarlo e dargli la corda almeno due volte al giorno, al mattino e alla sera, e inoltre, almeno una volta all’anno, bisogna smontarlo completamente, per togliere la ruggine accumulata, raddrizzare i pezzi storti e sostituire quelli troppo consunti. La stessa cosa deve fare chi ha seriamente cura del proprio cuore; lo deve ricaricare in Dio, sera e mattina, per mezzo degli esercizi indicati sopra; deve inoltre ripetutamente riflettere sul proprio stato, raddrizzarlo e ripararlo; e, infine, deve smontarlo almeno una volta all’anno, e controllare accuratamente tutti i pezzi, ossia tutti i suoi sentimenti e le sue passioni, per riparare tutti i difetti che vi scopre”. Tante volte abbiamo letto nel Vangelo che Gesù stesso aveva bisogno di ritirarsi da solo, “sul monte” per pregare e dialogare col Padre. Certamente Lui non aveva bisogno di “revisionare” la sua persona e il suo operato, ma noi peccheremmo gravemente di superbia mancando in questo. Perseverando su questa linea il Nostro aggiunge: “E, allo stesso modo che l’orologiaio unge con olio speciale gli ingranaggi, le molle e tutte le parti meccaniche dell’orologio, affinché tutti i movimenti siano più dolci, e la ruggine abbia meno presa, così la persona devota, dopo aver smontato il proprio cuore per rinnovarlo, deve ungerlo con i Sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia. Questo esercizio ti farà recuperare le forze indebolite dal tempo, ti riscalderà il cuore, farà riprendere vigore ai tuoi buoni propositi e rifiorire le virtù del tuo spirito”. Il Signore ci conosce molto profondamente e sa bene che per noi uomini e donne non è facile mantenere sempre lo stesso “ritmo” spirituale; abbiamo bisogno, dopo la “revisione”, di riprendere le “forze indebolite dal tempo” e i Sacramenti da Lui istituiti, in modo particolare l’Eucarestia e la Riconciliazione, ci ridanno il vigore per farlo. Citando poi quello che dice San Gregorio di Nazianzo prosegue: “Gli antichi cristiani lo praticavano accuratamente nell’anniversario del Battesimo di Nostro Signore, nel quale, come dice S. Gregorio vescovo di Nazianzo, rinnovavano la professione e le promesse proprie di quel sacramento: facciamo così anche noi, cara Filotea, preparandoci molto volentieri e impegnandoci con molta serietà”. Tante persone già lo fanno, ma sarebbe bello che anche noi cristiani del terzo millennio, prendendo esempio dai nostri predecessori dei primi secoli, imparassimo a ricordare non solo il giorno della nostra venuta al mondo, ma anche quello della nostra rinascita dall’acqua e dallo Spirito.

Preghiamo

Signore ravviva in noi il dono della fede che abbiamo ricevuto il giorno del nostro battesimo e, nella tua misericordia, perdonaci e sollevaci quando….. Amen

Un impegno per oggi? Se possiamo, cerchiamo di scoprire il giorno in cui siamo stati battezzati; nell’impossibilità di farlo, scegliamone uno…purché sia posteriore a quello della nascitaJ. Buona giornata,

PG&PGR