28 Febbraio 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

rileggendo, nei mesi scorsi, la Filotea, ci siamo resi conto come Francesco di Sales inviti caldamente a fidarsi di Dio, a mettersi completamente nelle Sue mani, a non temere che Egli privi l’uomo della libertà quando sceglie di seguire la via della vera devozione. E, come abbiamo più volte detto, Papa Francesco, per indicare lo stesso cammino, usa il termine “santità” e dice: “ Non avere paura della santità. Non ti toglierà forze, vita e gioia. Tutto il contrario, perché arriverai ad essere quello che il Padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al tuo stesso essere”. Certamente le scelte che siamo chiamati a fare sono spesso difficili, impegnative, vincolanti e questo, se proprio non ci spaventa, crea senz’altro apprensione facendoci scegliere ciò che, a nostro giudizio, sembra essere la via migliore e…più facile. Ma, altrettanto spesso, quella “indipendenza” che ci sentiamo in diritto di esercitare, ci inganna. Afferma ancora il Papa: “Dipendere da Lui ci libera dalle schiavitù e ci porta a riconoscere la nostra dignità”. Non dimentichiamo mai che Dio tiene alla nostra dignità più di noi stessi! L’esempio che il Santo Padre ci propone è quello di una santa africana, Giuseppina Bakhita (1869-1947) e, riportando un brano dell’Omelia pronunciata da San Giovanni Paolo II in occasione della messa di canonizzazione, aggiunge: ”Questa realtà si riflette in santa Giuseppina Bakhita, che fu «resa schiava e venduta come tale alla tenera età di sette anni, soffrì molto nelle mani di padroni crudeli. Tuttavia comprese la verità profonda che Dio, e non l’uomo, è il vero padrone di ogni essere umano, di ogni vita umana. Questa esperienza divenne fonte di grande saggezza per questa umile figlia d’Africa».”[32] Non possiamo non pensare qui all’opera di Santa Leonie Aviat e del Beato Luigi Brisson che “inventano la prima “Casa Famiglia” per ospitare, e difendere  dalle bramosie dei datori di lavoro, le giovani che, dalle campagne, si trasferivano in città, a Troyes, per lavorare nell’industria tessile. Nel numero successivo il Papa, affermando che “ogni cristiano, nella misura in cui si santifica, diventa più fecondo per il mondo” cita un passaggio di una dichiarazione di alcuni Vescovi africani: “I Vescovi dell’Africa Occidentale ci hanno insegnato: «Siamo chiamati, nello spirito della nuova evangelizzazione, ad essere evangelizzati e a evangelizzare mediante la promozione di tutti i battezzati, affinché assumiate i vostri ruoli come sale della terra e luce del mondo dovunque vi troviate».”[33] Il Primo capitolo della “Gaudete et exsultate” si conclude con questo caldo incoraggiamento che vogliamo fare nostro: “Non avere paura di puntare più in alto, di lasciarti amare e liberare da Dio. Non avere paura di lasciarti guidare dallo Spirito Santo. La santità non ti rende meno umano, perché è l’incontro della tua debolezza con la forza della grazia. In fondo, come diceva León Bloy, nella vita «non c’è che una tristezza, […] quella di non essere santi».”[34]

Preghiamo

Signore infondi in noi tutti il coraggio e il desiderio di essere sale della terra e luce del mondo; allontana i nostri timori, le nostre perplessità, infiacchisci le nostre resistenze e rendici santi come Tu sei Santo. Amen

Ed oggi, ricordiamoci di quel grido di San Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura!”. Buona giornata,

PG&PGR