22 Settembre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

apriamo con oggi il primo libro del Trattato dell’Amor di Dio che “contiene una preparazione a tutto il Trattato” e affrontiamo il primo capitolo il cui sottotitolo è “Come per la bellezza della natura umana, Dio abbia dato alla volontà il governo di tutte le facoltà dell’anima”. E’ molto bello questo riferimento alla “bellezza” della nostra natura… Dice il de Sales: “L’unione nella distinzione costituisce l’ordine; l’ordine produce l’armonia e la proporzione; la convenienza nelle cose intere e complete realizza la bellezza”. Per farsi capire meglio il Nostro si serve di un esempio tratto dall’ambiente militare: “Un esercito è bello quando è schierato con tutti i reparti disposti secondo le specialità, di modo che la distinzione si riduca soltanto al rapporto esistente tra loro per comporre un solo esercito”. Ci offre anche un secondo esempio che, personalmente, preferiamo al precedente: “Perché una musica sia gradevole non è sufficiente che le voci siano limpide, chiare e ben distinte, ma è necessario che siano accordate le une con le altre, in modo che, per l’unione nella distinzione e per la distinzione nell’unione, ne risulti una giusta consonanza ed armonia, la quale, non senza ragione, è detta un accordo discorde, o, meglio, una discordanza accordata”. Crediamo di poter applicare questa indicazione anche alla vita delle nostre comunità: esse sono “belle” quando tutte le loro componenti camminano insieme, testimoniano insieme, amano insieme e, pur nella varietà e specificità del loro servizio, formano un solo corpo. Non di rado, però, dobbiamo constatare che questa armonia, nelle nostre comunità parrocchiali e religiose, è carente causando invidie, gelosie, scontento e, quel che è peggio, contro testimonianza. Il Nostro continua sintetizzando una testimonianza di San Tommaso d’Aquino attinta da un autore del quinto secolo: “Le voci, per essere belle, devono essere chiare e limpide,i discorsi comprensibili, i colori brillanti e vivaci. L’oscurità, l’ombra, le tenebre sono brutte e rendono brutte tutte le cose, poiché in esse non si può conoscere nulla: né l’ordine, né la distinzione, né l’unione, né l’armonia.” Dio Padre, nell’opera della creazione, ha reso perfetto e bello ogni elemento, ogni creatura…solo l’uomo e la donna, seppur belli, seguendo la propria volontà, si sono allontanati dalla suprema bellezza che è Dio. Spiega infatti il Nostro: “Quanto poi alle cose animate e viventi, la bellezza non è completa senza la buona grazia, la quale alla convenienza e perfezione delle parti, elementi essenziali della bellezza, aggiunge la convenienza dei movimenti, dei gesti e delle azioni, che è come l’anima e la vita della bellezza degli esseri viventi”. Questa armonia si realizza, in modo perfetto nella Santissima Trinità, modello di ogni comunità. L’Autore termina questo primo capitolo con un riferimento alla volontà che, come diceva all’inizio, governa le facoltà dell’anima: “Così, o Teotimo, nell’innumerevole moltitudine e varietà di azioni, movimenti, sentimenti, inclinazioni, abitudini, passioni, facoltà e potenze che sono nell’uomo. Dio ha stabilito una dipendenza naturale che fa capo alla volontà, la quale comanda e domina su tutto ciò che vi è in questo piccolo mondo… Ma questo dominio della volontà si realizza in modi molto diversi. Ma di queste diversità ne parleremo domani.

Preghiamo

Padre buono che hai creato tutte le coese e le hai affidate alla custodia dell’uomo, rendici capaci di conservarle conformandoci alla tua volontà. Amen

Ed oggi impegniamoci maggiormente nel fare la volontà di Dio. Buona giornata,

PG&PGR