21 Ottobre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

probabilmente è accaduto ad ognuno di noi di avere in animo due buoni sentimenti o propositi che, però, sono in opposizione tra loro o, quanto meno, l’uno farebbe diminuire l’effetto dell’altro. Per spiegare meglio questa “battaglia” interiore Francesco si serve dell’esempio di San Paolo che “sentiva l’impulso di due desideri, ossia quello di venire sciolto dal corpo per salire al cielo con Cristo Gesù, e l’altro, di rimanere su questa terra, per servire alla conversione dei popoli (Cfr. Fil 1,23-24)”.

Senza dubbio due nobili desideri che, in qualche modo, si opponevano l’uno all’altro. Sappiamo bene quello che avvenne in seguito: Paolo continuerà la sua opera di evangelizzazione ancora per alcuni anni prima di concludere la sua “corsa” a Roma, durante la persecuzione scatenata da Nerone. Evidentemente questo “restare sulla terra” non dipese da una scelta dell’Apostolo, ma da quella di Dio “alla quale solo la vetta dello spirito di quel grande servo di Dio aderì, a scapito di tutto ciò che avrebbe potuto derivare dal ragionamento”. Non che il ragionare sulle cose e sulle scelte sia sbagliato, ma tante volte il ragionamento umano, seppure animato dai migliori sentimenti, può costituire un freno rallentando l’adesione piena alla volontà di Dio. A questo punto, avviandosi verso la conclusione del capitolo, il Salesio si pone una domanda: “Ma se la fede, la speranza e la carità si formano per mezzo di questa santa adesione nella vetta dello spirito, come può accadere che nel livello inferiore si possano fare ragionamenti che dipendono dalla luce della fede? Risponde con un esempio chiaro, di ordine giuridico, (non dimentichiamo che Francesco aveva una laurea in giurisprudenza – n.d.r.), dicendo che, nel corso di un dibattimento in tribunale, gli avvocati discutono sui fatti e i diritti dei loro assistiti e anche dopo il pronunciamento del giudice questo dibattito può continuare sulle motivazioni della sentenza. Pensate anche alle discussioni dei tanti sedicenti esperti di calcio (tutti “mister”) dopo una clamorosa sconfitta della Nazionale!!!. Allo stesso modo, dice il Nostro, la grazia di Dio ci porta ad aderire alla Sua volontà, ma l’intelletto, cioè la nostra facoltà di ragionamento, continua a riflettere sui motivi e le ragioni di tale adesione. In fondo tutta la riflessione teologica si basa su questo. Noi, “poveri mortali”, accontentiamoci di quella manna che, come dicevamo ieri, “rappresenta la verità dei misteri che non comprendiamo”. Non ci resta, dunque, che pregare:

Signore, San Paolo dice che le tue vie e tuoi pensieri sono imperscrutabili e inaccessibili; non ti chiediamo di capirli, ma di dare vigore alla nostra volontà e alla nostra fede. Amen

Ed oggi, nonostante tutto, CREDIAMO. Buona giornata,

PG&PGR