2 Marzo 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“Dobbiamo riconoscere che è opera di Dio tutto l’amore che gli portiamo” è il titolo del sesto capitolo che divideremo in due parti. L’amore, chissà quante volte lo abbiamo già detto, è, insieme alla vita, il dono più grande che Dio fa all’uomo. Francesco di Sales sottolinea che “l’amore degli uomini per Dio trae la sua origine, il progresso e la perfezione dall’amore eterno di Dio per gli uomini”, e non se ne avrà a male se aggiungiamo che anche il nostro amore per l’intero creato ha la stessa origine: la Sorgente è sempre Lui. Che ci si creda o no, tutto ciò che di bello abbiamo ricevuto, ha sempre Lui come “mittente” (Cfr. 1Co 4,7). Probabilmente il nostro Autore aveva avuto tra le mani l’Imitazione di Cristo, pubblicata nel 1418, a cui abbiamo fatto riferimento ieri e, infatti, allo stesso proposito dice che “se qualcuno volesse inorgoglirsi per aver compiuto qualche progresso nell’amor di Dio” sarebbe da commiserare e gli si potrebbe domandare: “Or dunque, miserabile, dimmi, che cosa hai fatto tu in tutto questo per potertene vantare? Hai acconsentito, lo so bene; il movimento della tua volontà ha liberamente seguito quello della grazia divina; ma che cosa è questo, se non accogliere l’azione divina senza opporvi resistenza? E che cosa c’è in tutto questo che tu non abbia ricevuto?” La superbia dell’uomo non sorge soltanto nei confronti dei suoi consimili, ma spesso anche nei confronti di Dio, e quel che è peggio, senza neanche accorgersene. Ma come è mai possibile non ammettere che se Dio non ci avesse prevenuto, non avremmo mai avvertito la sua bontà e, di conseguenza, non avremmo aderito al suo amore? Certo che siamo strani noi esseri umani: sempre pronti a chiedere l’aiuto divino quando ci troviamo in qualche difficoltà, ma in quanto a riconoscere, poi, il suo intervento, e ringraziarlo, lasciamo molto a desiderare. L’episodio evangelico dei dieci lebbrosi (Cfr. Lc 17,11-19) dovrebbe farci riflettere. Comunque, per darci un po’ di fiducia, il Salesio continua ammettendo che quando acconsentiamo all’ascolto delle ispirazioni che Dio ci offre, collaboriamo con Lui, ma dobbiamo avere piena coscienza che tale collaborazione “ha preso l’avvio dall’operazione della grazia insieme alla tua libera volontà, ma in modo tale che, se la grazia non avesse prevenuto e colmato il tuo cuore con la sua azione, esso non avrebbe mai avuto la forza e la volontà di cooperare in alcun modo”. Se siamo nati e diventati cristiani, non è certo per merito nostro e se, in quanto cristiani abbiamo dei meriti, possiamo essere certi che Dio ha operato per mezzo nostro perché da soli non avremmo potuto fare nulla…lo ha detto Gesù! (Cfr. Gv15,5).

Preghiamo

Ispiraci, o Padre, pensieri e propositi santi e donaci la forza di attuarli prontamente, e poiché non possiamo esistere senza di te, fa’ che viviamo secondo il tuo volere. Amen

Ed oggi, iniziando le nostre attività, mettiamo tutto nelle mani del Signore. Buona giornata,

PG&PGR