10 Ottobre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“Ora io non dico, come neppure san Bernardo, che sia peccato non osservare i consigli”, continua il de Sales e ribadisce la differenza tra il comandamento che ci obbliga sotto pena di peccato, e il consiglio che è un semplice invito. Ma, prosegue dicendo che egli considera un grave peccato disprezzare il cammino verso la perfezione cristiana. Infatti è ben diverso il non accogliere i consigli di Dio dal disprezzare “l’invito col quale Nostro Signore ci chiama in tale direzione; è poi un’intollerabile empietà disprezzare i consigli e i mezzi per giungervi, che Nostro Signore ci indica”. Una cosa, ad esempio, è non seguire i buoni consigli di una persona che ci vuole bene; altra cosa è beffarsi di lui mettendolo in ridicolo. E questo, purtroppo, accade molto più spesso di quanto crediamo. Prosegue l’Autore: “è un’orribile irriverenza nei confronti di Colui che con tanto amore e dolcezza ci invita alla perfezione, dire: non voglio essere santo, né perfetto, né aver parte alla tua benevolenza, né seguire i consigli che mi dai per proseguire in essa”. Si può, comunque, non seguire i consigli di Dio senza cadere nel peccato soprattutto quando i nostri “affetti” sono rivolti altrove. Infatti, aggiunge il Nostro: “Si può benissimo non vendere ciò che si possiede e non darlo ai poveri, perché non si ha il coraggio di compiere una così grande rinuncia”. Il giovane ricco del vangelo (Cfr. Lc 18, 18-23), che dopo aver ricevuto questo consiglio dal Signore, si allontana triste, non ha peccato ma, pur nell’osservanza dei comandamenti, ha perso una grande opportunità. Preferire il matrimonio alla verginità non è certamente un peccato; è peccato disprezzare la verginità e la castità, come è un male disprezzare una persona che, in buona fede, ci ha dato un consiglio sbagliato. Ma i consigli di Dio, non sono mai sbagliati. Francesco conclude questo capitolo asserendo: “Quanto agli uomini, si può spesso disprezzarne il consiglio senza disprezzare chi lo dà, non essendo disprezzare una persona il pensare che abbia errato; ma quanto a Dio, il rigettarne e disprezzarne il consiglio non può provenire se non dalla supposizione che egli non abbia consigliato bene: cosa che non può pensarsi se non da uno spirito blasfemo, quasi che Dio non fosse abbastanza saggio da sapere, o abbastanza buono da volere ben consigliare. Il medesimo si deve dire dei consigli della Chiesa, la quale per la continua assistenza dello Spirito Santo che le è maestro e guida in ogni verità, non potrà mai dare consigli cattivi”.

Preghiamo

Signore, tu non ti stanchi mai di consigliarci, istruirci, ammonirci e correggerci. Apri il nostro cuore al dono dell’ascolto e dell’accoglienza gioiosa della tua Parola di vita. Amen

Ed oggi, se ci troveremo a dare qualche consiglio, facciamo sì che sia veramente buono secondo il cuore di Dio. Buona giornata,

PG&PGR