12 Ottobre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Dio ha creato il mondo nella varietà dei suoi elementi e ognuno di questi ha un “compito” ben preciso. Allo stesso modo ha creato l’uomo e la donna dando ad ognuno una missione e fornendogli i consigli appropriati alla sua condizione di vita. Se ben ricordate, anche nell’Introduzione alla vita devota, Francesco di Sales aveva affrontato questo argomento. In questa seconda sezione del capitolo nono ci offre alcuni esempi che hanno come filo conduttore la più importante di tutte le virtù: la carità e dice: “La carità richiede che per venire in aiuto a tuo padre e a tua madre tu rimanga con loro? Conserva tuttavia l’amore e l’affetto alla vita ritirata, e non tenere il cuore nella casa paterna se non quel tanto che è necessario per farvi quello che ti ordina la carità”. Tanti santi e sante hanno rinviato, per diversi anni, il loro ingresso “in religione” per assistere i genitori, anziani o malati e essere di aiuto alla famiglia indigente. Hanno seguito prima il quarto comandamento e poi il consiglio del Signore. Continua: “A causa della tua condizione sociale non è opportuno che tu osservi una castità perfetta? Conservane almeno quanto, senza far torto alla carità, ti è possibile osservare”. Pensiamo ai regnanti che devono avere un erede per dare continuità al loro regno. Come dicevamo ieri, se un uomo e una donna decidono di sposarsi, non potranno osservare la perfetta castità e così rinunciare ad uno dei fini del matrimonio. Vi potranno però rinunciare, decidendolo di comune accordo, per vivere con maggiore perfezione. Nella storia della Chiesa, soprattutto in epoca medievale, tante sante coppie hanno fatto una tale scelta addirittura fondando dei monasteri maschili e femminili. Ma in condizioni “normali”, aggiunge Francesco: “Chi non può fare tutto, faccia qualche cosa”. Poi, rispetto al consiglio del perdono asserisce: “Tu non sei obbligato ad andare in cerca di chi ti ha offeso, perché tocca a lui rientrare in sé e venire da te per darti soddisfazione, essendo stato il primo nell’ingiuria e nell’oltraggio; tuttavia, o Teotimo, va’ tu, e fa’ quello che il Salvatore ti consiglia (cfr. Mt 5,20-48), previenilo nel bene, rendigli bene per male, versa sul suo capo e sul suo cuore carboni ardenti (Cfr. Rom 12,20), ossia testimonianze di carità, che lo brucino tutto e lo forzino ad amarti”. Perdonare le offese è una opere di misericordia spirituali che, più di altre, trova resistenza in noi… Eppure Gesù ci ha detto di perdonare “settanta volte sette”, cioè sempre (Cfr. Mt18,22). Il Nostro prosegue sottolineando l’importanza dell’elemosina che, pur non essendo un obbligo, è però un accorato consiglio per venire in aiuto di coloro che sono veramente nel bisogno. Continueremo domani.

Preghiamo

Signore, conserva in noi l’amore per tutti, per i nostri familiari, i nostri amici, i poveri e anche i nostri nemici. Insegnaci a fare tutto per amore tuo e nel tuo nome. Amen

E se oggi qualcuno, in qualche modo ci farà un torto, non guardiamolo di traverso e se qualche altro ci chiederà un aiuto, diamoglielo col cuore. Buona giornata,

PG&PGR