13 Ottobre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

siamo sempre al capitolo nono e Francesco di Sales continua il suo discorso sui consigli dicendo che, anche in questi, “ci sono diversi gradi di perfezione” offrendo, come è suo solito, degli esempi molto pratici. Dice: “Dare ai poveri che non siano in gravissima necessità, è il primo grado del consiglio sull’elemosina; un grado superiore è dare semplicemente; più alto ancora dar loro tutto; e infine, ancora più alto è dare la propria persona, consacrandola al servizio dei poveri”.

Anche quello dell’ospitalità è un consiglio con diversi gradi, dal più semplice, come quello di accogliere un forestiero (oggi le cose sono un po’ più complicate n.d.r.), a quello più alto che è abitare in luoghi disagiati per “accogliere, aiutare e servire i viandanti”; qui fa un riferimento esplicito a San Bernardo che “abitò più anni fra i gioghi e le vette delle nostre Alpi, riunendo attorno a sé parecchi compagni, per aspettare, alloggiare, soccorrere, proteggere dai pericoli della tormenta viandanti e passanti che spesso lasciavano la vita fra la bufera, le nevi e i ghiacci, quando ancora non vi erano gli ospizi stabili fondati da quel grande amico di Dio sui due monti, chiamati perciò, dal suo nome, il Gran San Bernardo nella diocesi di Sion e il Piccolo San Bernardo in quella di Tarentaise”. Francesco aveva un motivo personale di riconoscenza verso i monaci del San Bernardo in quanto, forse molti non lo sanno, “l’avevano salvato da una tormenta nell’ottobre del 1596, mentre era in viaggio verso Torino a causa degli intrighi che si tramavano contro di lui durante il periodo del lavoro missionario nello Chablais” (R. Balboni, in nota). Continua l’Autore: “Visitare gli infermi, che non versano in estrema necessità, è carità lodevole; servirli è ancora meglio; ma consacrarsi al loro servizio è la perfezione di questo consiglio, praticato per loro, dall’ Istituto dei Chierici Ministri degli Infermi, e anche da molte signore in vari luoghi, ad imitazione del grande san Sansone, gentiluomo e medico romano, che nella città di Costantinopoli, dove fu ordinato sacerdote, si dedicò interamente e con ammirabile carità al servizio degli ammalati in un ospedale da lui iniziato e dall’imperatore Giustiniano ampliato e finito; e pure ad imitazione delle sante Caterine da Siena e da Genova, di santa Elisabetta di Ungheria e dei gloriosi amici di Dio san Francesco e il beato Ignazio di Loyola, i quali all’inizio dei loro Ordini, praticarono questo esercizio con incomparabile ardore ed utilità spirituale”. L’elenco sarebbe ancora lungo fino ad arrivare ai nostri giorni; basti pensare all’opera di Santa Teresa di Calcutta e delle sue consorelle Suore Missionarie della Carità. Potremmo anche ripensare alle tante persone che, con professionalità, impegno e dedizione, lavorano nelle strutture sanitarie; al di là delle loro convinzioni di fede, operano per alleviare le sofferenze di tanti fratelli e sorelle a volte anche a rischio della propria vita.

Preghiamo

Signore Gesù, tu non hai opposto un rifiuto a chi, con fede, cercava il tuo aiuto. Insegnaci ad essere sempre generosi e disponibili verso coloro che incontriamo sul nostro cammino. Amen

Ed oggi, impegniamoci maggiormente a seguire il consiglio della disponibilità. Buona giornata,

PG&PGR