14 Dicembre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dove mi vuol portare la volontà di Dio? Pensiamo sia una domanda lecita, ma forse, un po’ impertinente. Francesco, abbandonata la fantasia di ieri, ci offre un esempio più reale, almeno per i suoi tempi, dicendo che “se si domanda a qualche domestico, al seguito del suo signore, dove va, non deve rispondere che va in tale luogo o in tal altro, ma soltanto che segue il suo padrone, perché non va in nessun luogo di sua scelta, ma soltanto per volontà del suo padrone”.

Allo stesso modo, continua, “una volontà conforme a quella del suo Dio non deve avere più alcun volere, ma seguire semplicemente quello di Dio”. Quando viaggiamo, spiega, con una nave o, aggiungiamo, in treno, non ci muoviamo per movimento nostro, ma ci lasciamo trasportare semplicemente: “Così il cuore che si è imbarcato nel beneplacito divino, non deve avere altro volere che quello di lasciarsi portare secondo il volere di Dio”. Non si tratta di rinunciare in assoluto alla propria volontà e al proprio libero arbitrio, ma di cambiare il proprio atteggiamento per fare un salto di qualità e passare dal dire “sia fatta la tua volontà e non la mia”, al dire “rimetto la mia volontà nelle tue mani”. Gesù stesso, ci permettiamo di aggiungere, nella sua natura umana, dall’orto degli Ulivi al Calvario, ha fatto questo passo. Prosegue il Salesio: “La volontà che è morta in se stessa per vivere in quella di Dio, non ha più alcun volere personale rimanendo non soltanto conforme e sottomessa, ma totalmente annientata in se stessa e trasformata in quella di Dio”. Ed ecco che ritorna all’esempio del bambino che non ha ancora l’uso della volontà e della ragione, se non quella di anelare al seno e al volto della mamma; egli non si preoccupa di adeguare a lei la propria volontà, lasciandole la possibilità di curarlo e di fare e volere ciò che ritiene sarà bene per lui. Qualche volta farà qualche capriccio o avrà qualche doloretto di pancia, ma questo non gli impedirà di godere le coccole della mamma che sono quasi sempre efficaci. Scusaci Francesco, questo avviene con i bambini piccoli…ma, con tutto il rispetto per i tuoi esempi sempre azzeccati, aspettiamo che crescano e arrivino all’adolescenza e poi ne riparliamo…!

Oggi ricorre la memoria di san Giovanni della Croce, sacerdote carmelitano e dottore della Chiesa vissuto nel XVI secolo

Preghiamo

O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l’amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Amen

Facciamolo anche noi quel salto, saliamo su quella nave o su quel treno e rimettiamo la nostra volontà, a volte ribelle, nelle mani di Dio lasciandoci trasportare da Lui.. Buona giornata,

PG&PGR