2 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dicevamo ieri che il Signore continua a fidarsi di noi, anche quando sbattiamo il naso in qualche mancanza. Egli si è fidato di Davide, lo ha tolto dal gregge di suo padre per affidargli il suo popolo eleggendolo come re al posto di Saul. Ma anche lui ha subito il fascino del peccato. Infatti, dice il de Sales: “Non è uno spettacolo pietoso vedere Davide, così magnanimo nel vincere l’odio e così generoso nel perdonare le ingiurie, mostrarsi nondimeno tanto forsennatamente oltraggioso nell’amore? Non pago di possedere giustamente gran folla di donne, va iniquamente ad usurpare e rapire quella del povero Uria, e con intollerabile viltà, per godersi più comodamente l’amore di quella donna, fa crudelmente morire il marito”. Proviamo a rileggere il brano di 2 Sam 11,2-27 per capire meglio quale sia stato il grande peccato del grande sovrano. E, prosegue il Salesio: “Chi non si meraviglia del cuore di san Pietro, prima tanto ardito fra i soldati armati, che egli solo di tutto il seguito del maestro mette mano alla spada e ferisce, e poco dopo così codardo fra le donne, che alla semplice voce di una servetta rinnega il suo Maestro?” Non dobbiamo meravigliarci delle trasgressioni di tanti personaggi della Storia della Salvezza! Aggiunge, rincarando la dose: “Come si può trovare incredibile che Rachele cedesse le carezze del suo Giacobbe per dei tuberi di mandragora, quando Adamo e Eva perdettero addirittura la grazia per un frutto offerto loro da un serpente?” Non capita forse anche a noi di meravigliarci del comportamento degli altri senza accorgerci che, a volte, il nostro è molto simile? La cecità, non quella fisica, ma quella del cuore, spesso gioca brutti scherzi e soprattutto quando è accompagnata dalla malafede. E’ quello che accade agli “eretici”, spiega l’Autore in forza della sua esperienza di tanti anni prima quando, giovane prete, si è trovato nello Chablais per cercare di ricondurre nell’ovile della Chiesa cattolica la popolazione di quella regione: “Gli eretici sono tali…perché tra gli articoli di fede scelgono…quelli che sembrano loro meritevoli di essere accettati mentre respingono e disapprovano gli altri. I cattolici…senza scegliere ed eleggere, abbracciano con uguale fermezza e senza eccezioni tutta la fede della Chiesa”. Ma per tutti, in verità, avviene la stessa cosa per quanto riguarda i Comandamenti: non si possono osservare alcuni e trascurare gli altri: io non uccido, non rubo, ecc. Ma forse si dimentica che è scritto anche: non essere adultero, non essere menzognero, non bestemmiare, ecc. Questa, afferma Francesco, è eresia in materia di carità. E così conclude il capitolo: “Per fare un atto di vera carità bisogna che questo proceda da amore intero, generale ed universale, che si estenda a tutti i comandamenti divini; se si manca di amore in un solo comandamento, il nostro amore non è più intero né universale, e il cuore, in cui tale amore si trova, non può dirsi veramente amante, né, per conseguenza, veramente buono”.

Oggi celebriamo la festa della Presentazione del Signore al tempio. Preghiamo

Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello Spirito. Amen

Presentiamoci oggi al Signore con tutte le nostre povertà e imperfezioni e chiediamogli di darci un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Buona giornata,

PG&PGR