9 Febbraio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

una delle grandi preoccupazioni del Francesco “scrittore”, ormai pensiamo di averlo capito, è quella di essere ben compreso da chi legge. A volte il suo linguaggio è lontano dal nostro, ma questo è dovuto all’epoca nel quale è vissuto e alla complessità di quella società, anche se per alcuni aspetti, non cambia molto rispetto alla nostra. Ieri, in ultima battuta, aveva detto che, anche se la gelosia e l’invidia hanno qualche punto in comune, sono tra loro molto diverse. Per quanto due gemelli possano assomigliarsi ognuno avrà il proprio carattere magari opposto a quello dell’altro. Di seguito, senza ulteriori considerazioni, riportiamo quanto dice l’Autore…Ognuno tragga le proprie:

“1° L’invidia è sempre ingiusta, mentre la gelosia è talora giusta, purché sia moderata; gli sposati, per esempio, non hanno ragione d’impedire che la loro amicizia venga diminuita col parteciparla ad altri? 2° A causa dell’invidia ci rattristiamo che il prossimo abbia un bene maggiore di noi o pari al nostro, sebbene questo non ci tolga nulla di ciò che noi abbiamo; in ciò l’invidia è irragionevole, facendoci ritenere nostro male il bene del prossimo. Invece la gelosia non si dispiace affatto che il prossimo abbia del bene, purché quel bene non sia il nostro. Il geloso infatti non si rattrista se l’amico è amato da altre donne, purché non lo sia della sua. Anzi, propriamente parlando, non si è gelosi di un rivale, se non dopo che si pensa d’aver acquistato l’amicizia della persona amata; se prima d’allora c’è qualche passione, non è gelosia, ma invidia. 3° Non presupponiamo imperfezione in chi invidiamo, ma invece stimiamo che egli possegga il bene invidiatogli; al contrario, presupponiamo che sia imperfetta, leggera, corruttibile e volubile la persona per cui sentiamo gelosia. 4° La gelosia è frutto dell’amore, l’invidia, all’opposto, deriva da mancanza di amore. 5° La gelosia riguarda solo materia d’amore, l’invidia invece si estende ad ogni materia: beni, onori, favori, bellezza. Se a volte si prova invidia dell’amore portato a qualcuno, non è per l’amore, ma per gli effetti che ne derivano: un invidioso poco si preoccupa che il compagno sia amato dal principe, purché all’occasione non ne riceva favori e grazie”.

Con questo termina il dodicesimo capitolo, ma ci preme sottolineare cioè che viene detto al punto 4: la gelosia è frutto dell’amore, purché non sia esagerata e opprimente; l’invidia si fa strada quando l’amore non c’è. Non dimentichiamo che è per invidia che l’uomo, nel giardino dell’Eden, è stato tentato…

Preghiamo

Perdonaci, Signore, per tutti i momenti in cui abbiamo sperimentato il sentimento dell’invidia, nei confronti delle amicizie o dei beni materiali. Spirito Santo, Ti chiediamo di venire nel nostro cuore e nella nostra vita, liberandoci, soprattutto, dalle radici dell’invidia , ma anche della gelosia esagerata. Amen

Cosa fare oggi? Proviamo a rileggere quei cinque punti… Buona giornata,

PG&PGR