4 Marzo 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nell’ottavo punto della sua sintesi, il de Sales ci dice che il Signore Gesù “ha trovato un’amorosa pace in noi, anche con qualche sospensione dei sensi, nel seno di sua madre e nella sua infanzia”. Nel capitolo ottavo del sesto Libro, Egli ci aveva già parlato di questa amorosa pace degli amanti che, qualche volta “si accontentano di essere vicino o in vista della persona che amano, senza parlarle”.

Crediamo che qui l’Autore voglia ribadire lo stesso concetto riferito, però, al periodo della gestazione e all’infanzia del Signore. La presenza amorosa di una Donna scelta da Dio per essere sua Madre e di un uomo giusto e premuroso come Giuseppe, ha senz’altro influito sulla crescita umana del Salvatore predisponendolo ad una grande tenerezza verso tutti e, in modo particolare nei confronti dei più piccoli. Ed è proprio questo ciò che leggiamo nel punto successivo, il nono: “Ha avuto una particolare tenerezza per i bambini che prendeva in braccio e accarezzava con amore”. Nel vangelo di san Luca si legge che i discepoli, un giorno, rimproverarono coloro che presentavano dei bambini a Gesù perché li accarezzasse. Ma Egli, forse con uno sguardo di rimprovero verso di loro, esclamò: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite» (Lc 18,15-16). Non parliamo poi della severità del Signore verso chi scandalizza i piccoli! (Cfr. Mt 18,6). Questa stessa tenerezza il Signore l’ha avuta per i suoi amici; anche loro vengono considerati “piccoli” in quanto credono in Lui: la Maddalena, Marta e Maria colo loro fratello Lazzaro per la morte del quale Gesù piange (Cfr. Gv 11,35). Grande è anche la sua compassione per Gerusalemme e coloro che vi abitavano (Mt 23,37). Pensiamo, poi, all’amore che nutriva per l’apostolo Giovanni (forse perché era il più giovane, solo 16 o 17 anni) che viene sempre indicato come “l’apostolo che Gesù amava”, senza nulla togliere al suo affetto per gli altri, compreso Giuda, il traditore. Proseguendo, al punto decimo il Salesio afferma che “il Signore è stato animato da uno zelo incomparabile, che si convertì in gelosia, essendosi egli, con pericolo, anzi a costo della propria vita, dedicato a combattere, per quanto stette in lui, ogni male della sua diletta natura umana ed a scacciare il diavolo, principe di questo mondo, che sembrava essergli rivale e competitore”. Gesù nel deserto, “armato” della sua sola umanità e con la forza della Parola, ha sconfitto lo spirito del male che lo tentava offrendogli grandezza e potere. E’ una battaglia che anche noi, ogni giorno, siamo chiamati a sostenere…Ma abbiamo un alleato Grande!

Preghiamo

Con la tua continua misericordia, o Padre, purifica e rafforza la tua Chiesa, e poiché non può sostenersi senza di te non privarla mai della tua guida. Amen

Oggi proviamo a guardare con occhi diversi le cose belle che ci circondano e con più benevolenza verso coloro che incontreremo. Buona giornata,

PG&PGR