8 Marzo 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

spesso ci viene rivolta, soprattutto dai più giovani, questa domanda: Ma coloro che non battezzati, possono essere salvati? Probabilmente anche ai tempi di Francesco ci si poneva questo interrogativo ed egli, puntualmente affronta il problema: “L’Apostolo (Paolo) ci dice che i pagani, che non hanno la fede, fanno secondo la natura quello che riguarda la legge e quando lo fanno, chi può mettere in dubbio che lo facciano bene e che Dio non ne tenga conto?”

I pagani, esemplifica di seguito, ritenevano cosa buona e necessaria il matrimonio, l’educare i figli insegnando loro un mestiere e trasmettendo loro tante norme del vivere civile e ci “rimette la palla”: Ora lascio a te pensare se Dio non poteva trovare buono tutto ciò, poiché era stato Lui stesso a dar loro il lume della ragione e l’istinto naturale a tal fine”. Un’apertura mentale, quella del de Sales, che anticipa le conclusioni dello stesso Concilio Vaticano secondo che, nella Lumen Gentium (16) e nella Gaudium et Spes (16), dice espressamente: “Se l’uomo risponde e obbedisce sinceramente alla voce della sua coscienza, risponde realmente al Dio della grazia, mediante una fede certamente imperfetta, ma reale”. “La ragione naturale – prosegue il Nostro – è un buon albero che Dio ha piantato in noi, i frutti che ne provengono possono essere soltanto buoni: a confronto di quelli che derivano dalla grazia sono di poco valore, ma non di nessun valore, poiché Dio li ha apprezzati ed anche ricompensati con premi temporali”. Anche sant’Agostino ne “La Città di Dio” afferma che Dio “ha ricompensato le virtù morali dei romani con la grande estensione e la nobile fama del loro impero” (Cfr. 5,15). Beh, sulle “virtù morali” dei romani ci sarebbe da obiettare qualcosa…ma soprassediamo. Una seconda domanda: in questa visione ottimista del nostro Autore, come si colloca il peccato? Ci risponde: “Senza dubbio, il peccato fa ammalare lo spirito che, per tale motivo, non può compiere azioni grandi e impegnative (a livello spirituale), ma ne può compiere di piccole…L’anima nel peccato può operare delle cose buone che, se sono naturali, sono ricompensate da premi naturali…”. Ripensando a quanto abbiamo detto sopra a proposito del come i pagani ritenessero cosa buona e necessaria il matrimonio, ci si potrebbe porre un’ulteriore domanda circa la posizione di quelle coppie (e sono sempre di più!) che, pur essendo battezzati, optano per la “convivenza” escludendo il matrimonio, sia quello sacramentale che quello civile. Certamente anche a loro il Signore offre dei doni come, ad esempio, saper educare bene i propri figli o compiere azioni di generosità. Qualche volta siano tentati di dare dei giudizi, ma il Signore è molto più magnanimo di noi.

Preghiamo con le parole della liturgia odierna

Padre santo e misericordioso, infondi la tua grazia nei nostri cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e restare fedeli alla tua parola di vita eterna. Amen

Perché non fare oggi una preghiera particolare per quei nostri amici o conoscenti che vivono in situazioni “irregolari”?

PG&PGR