2 Aprile 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

mentre l’Alleluia della Risurrezione risuona ancora nei cuori e nelle menti, riprendiamo i nostri incontri con il capitolo sette dell’undicesimo libro del TAD al quale Francesco di Sales dà questo titolo: “Le virtù perfette non esistono mai le une senza le altre”. Quando si parla di virtù, si è portati a pensare a cose grandi, imprese spirituali importanti, alla vita di qualche santo che ammiriamo particolarmente. Più difficilmente pensiamo alle nostre, alle poche che riusciamo a vivere, e a quelle, molto più numerose, che ci sembrano irraggiungibili. Francesco, per dimostrare ciò che ha dichiarato nel titolo di questo capitolo, parte da una considerazione filosofica attribuita ad Aristotele: “Il cuore è la prima parte dell’uomo a ricevere la vita per mezzo dell’unione con l’anima, e l’occhio è l’ultima…viceversa, quando si muore, il primo a morire è l’occhio e l’ultima il cuore”. Sono affermazioni basate sull’osservazione e la scienza oggi ci dice che il cuore effettivamente comincia a battere alla quinta settimana della gestazione. E’ il primo passo per lo sviluppo degli altri organi. Allo stesso modo, commenta il Nostro “non si acquistano tutte le virtù in una volta, in un istante, ma una dopo l’altra, man mano che la ragione, che è l’anima del nostro cuore, si impadronisce ora di una passione, ora di un’altra per moderarle e governarle”. La prima delle nostre “passioni” è senz’altro l’amore che dà vita alla nostra anima e si estende a tutte le altre e, in ultimo, al nostro intelletto. C’è però anche i rovescio della medaglia e cioè quando le passioni che albergano nel cuore cedono il passo alla “sconsideratezza” che offusca le buone passioni “e il suo ultimo effetto è quello di rovinare l’amore buono, morendo il quale in noi è morta tutta la vita morale”. Come le buone virtù sono “contagiose”, lo sono anche le contro-virtù e, prosegue l’Autore, “benché possa esserci qualche virtù separata dalle altre, non può trattarsi che di virtù morenti, imperfette e deboli”. Pensiamo ad una malattia grave di qualche organo del corpo umano: anche le parti sane, poco a poco, deperiranno e renderanno quel corpo sempre più debole e cagionevole. Ma se l’organo malato riceve per tempo le cure adeguate, tutto l’organismo risentirà di quel beneficio. Continua il de Sales: “Tutte le virtù sono tali in quanto sono secondo la ragione e conformi ad essa; un’azione non può dirsi virtuosa se non procede dall’effetto che il cuore porta all’onestà e alla bellezza della ragione. Ora, se l’amore della ragione possiede e dà vita ad uno spirito…farà tutto ciò che la ragione vorrà in ogni circostanza e, di conseguenza, praticherà tutte le virtù”. A domani per proseguire.

Preghiamo

O Dio, che nei sacramenti pasquali hai dato al tuo popolo la salvezza, effondi su di noi l’abbondanza dei tuoi doni, perché raggiungiamo il bene della perfetta libertà e abbiamo in cielo quella gioia che ora pregustiamo sulla terra. Amen

Se oggi riusciremo a vivere qualche piccola virtù, abbiamo fede che, con l’aiuto di Dio, ne trascinerà altre…come le ciliegie. Buona giornata,

PG&PGR