Carissimi,
chiudiamo il mese di aprile iniziando una nuova Esortazione: era il 7 dicembre 1619, Festa di sant’Ambrogio e Professione religiosa di due Visitandine; probabilmente Francesco di Sales aveva scelto questa data per la sua devozione al santo vescovo di Milano che tante volte cita nei suoi scritti. Esordisce dicendo: “Nostro Signore, dopo aver insegnato ai suoi Apostoli la perfezione della legge evangelica (Le Beatitudini), aggiunse: Voi siete il sale della terra (Mt 5,13)”. Evidentemente, precisa il Nostro, questo non riguarda “soltanto gli Apostoli, ma anche tutti i loro successori” fino ai nostri giorni. E allargando un po’ l’orizzonte, quell’essere sale della terra, oltre che ai sacerdoti e ai religiosi/e che servono Dio “con l’aspirazione di seguire i suoi consigli e le sue volontà per cercare di acquistare la perfezione”, può essere esteso a tutti coloro che si rendono disponibili ad annunciare il Regno di Dio con la propria vita. Sappiamo bene che a queste Esortazioni erano ammessi tutti e Francesco non perde l’occasione di coinvolgere tutto l’uditorio: “Nostro Signore dice, dunque, a tutti gli uomini (e donne) di spirito apostolico: voi siete il sale della terra”. Chissà quante volte abbiamo sentito o abbiamo letto, nel Vangelo, questa frase; ma ci siamo chiesti come poterla vivere? Francesco ci vuole aiutare e per farsi meglio capire prende in esame…tre qualità del sale. Sorridete pure, lo abbiamo fatto anche noi, ma ascoltiamo cosa dice: “La prima è che il sale è composto di fuoco e nondimeno estingue il fuoco; la seconda è che dà gusto e sapore al cibo; la terza, che preserva la carne, il pesce e altri cibi dalla decomposizione e putrefazione”. La prima proprietà può essere costatata facilmente: se mettiamo del sale sulla lingua sentiremo che, in qualche modo, brucia come il pepe; se lo gettiamo sul fuoco le fiamme caleranno fino a spegnersi e questo è scientificamente provato (non c’è bisogno di fare l’esperimento in casa!): “Allo stesso modo – dice il de Sales – se il fuoco dello Spirito Santo, l’amore di Dio, tocca un’anima e la sceglie per stabilirvi la propria dimora, vedete subito che l’amore terreno, caduco e corruttibile, comincerà a spegnersi, a perire e a morire, per lasciargli alla fine il posto”. Ci sembra superfluo sottolineare che quando egli parla dell’amore terreno “caduco e corruttibile” non si riferisce all’amore vero che, pur manifestandosi attraverso la nostra natura umana, trova la sua origine in Dio, ma a tutti quegli “amori” che nascono da ciò che si sostituisce a Dio e per questo sono destinati a perire. Se lasciamo che il fuoco dello Spirito Santo infiammi, illumini e guidi il nostro cammino, le parole di Gesù troveranno, anche attraverso di noi, la loro realizzazione: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso!» (Lc 12,49).
Preghiamo
Signore che ci hai invitato ad essere sale della terra e luce del mondo, manda su tutti noi il fuoco del tuo Spirito e non permettere che le lusinghe del mondo ci allontanino dal tuo amore. Amen
Anche oggi possiamo essere “sale della terra”, in famiglia, al lavoro, a scuola, con gli amici e in tante occasioni. Non dimentichiamolo.
Buona giornata,
PG&PGR