Carissimi,
la libertà è per tutti, Religiosi e non, una gran bella cosa. Ma bisogna fare bene attenzione che non si trasformi in libertinaggio. Francesco di Sales, dopo aver parlato degli impegni che i Religiosi si assumono con i voti, forse memore di qualche scena non troppo edificante alla quale aveva assistito, alcuni mesi prima, durante il matrimonio tra Vittorio Amedeo I di Savoia e Cristina di Francia-Borbone, si sente in dovere di stigmatizzare alcuni comportamenti di quelli che egli chiama “i mondani”: “Essi fanno quasi tutto per capriccio e per fantasia…Addirittura, anche, pregano per capriccio…Lo arguisco dal fatto che ci sono alcuni che non sono contenti se non dicono un mucchio di orazioni prima e dopo la messa; poi durante la celebrazione della stessa li vedete che perdono il tempo in chiacchiere e distrazioni…”. Chissà cosa direbbe il nostro Amico di alcune celebrazioni dei nostri tempi, in occasione di circostanze particolari come Prime Comunioni, Matrimoni e, perfino, Funerali…! E puntualizza: “I Religiosi e coloro che vivono virtuosamente e saggiamente nel mondo, non agiscono in questo modo, perché non fanno nulla che non sia per obbedienza”. Se tutti, Religiosi e non, in quanto cristiani, siamo chiamati ad essere “sale della terra”, non possiamo e non dobbiamo dimenticare che se il sale perde il suo sapore, non serve più a nulla (Cfr. Mt 5,13). Sappiamo bene, e sarebbe sufficiente, guardarsi attorno, per sperimentare questo avvertimento di Gesù che Francesco commenta in questo modo: “Quale grande saggezza non stimarsi abbastanza saggi per guidarsi da soli! So bene che se ci lasciassimo guidare dalla ragione, ci condurrebbe avanti verso il cielo; ma il peccato ha talmente guastato e alterato le nostre potenze interiori, che la parte inferiore della nostra anima ordinariamente ha più potere per attirarci al male che non la parte superiore per spingerci al bene”. Infatti, che cosa spinge l’uomo a cedere alle lusinghe del male? Non è forse una presunta “saggezza”? “Certamente non saranno considerati saggi i Religiosi che non cercano di progredire, per quello che possono, sempre più nel cammino della perfezione”, dice l’Oratore. Ma questo non ci impedisce, anzi, ci autorizza ad allargare l’invito ad essere saggi ad ogni uomo e ad ogni donna che vogliono fare del Vangelo una regola di vita.
Preghiamo con la liturgia che oggi festeggia gli apostoli Filippo e Giacomo (minore):
O Dio, che ogni anno ci rallegri con la festa degli apostoli Filippo e Giacomo, per le loro preghiere concedi a noi di partecipare al mistero della morte e risurrezione del tuo Figlio unigenito, per giungere alla visione eterna del tuo volto. Amen
L’invito di oggi è quello di essere saggi nelle nostre scelte quotidiane, anche quelle più semplici ed umili, ma che, come il sale, sanno dare sapore alla nostra vita. Buona giornata e buona domenica.
PG&PGR