Carissimi,
“Gli offrirò un sacrificio di lode”: cosa avrà voluto dire sant’Agostino con queste parole? Francesco di Sales dice che “esistono mille interpretazioni della stessa, ma io mi limiterò a questa: offrire un sacrificio di lode non è altro che lodare e glorificare Dio per la sua misericordia”. La misericordia di Dio è infinita e aperta ad ogni uomo e donna che si riconosce nella Sua famiglia. Aggiunge il Nostro: “Lodare la divina Maestà è un atto che ogni uomo è obbligato a compiere e dal quale nessuno può esimersi”. Pensiamo di non sbagliare se allarghiamo questo “obbligo” ad ogni credente, anche se non cristiano, in quanto non si può non lodare Dio per i suoi benefici riconoscendolo “creatore e reggitore del mondo”. Ma anche i grandi filosofi pagani, ci fa notare il de Sales, “sono stati costretti ad ammetterlo, benché non fossero illuminati dalla luce della verità”. Lo stesso Cicerone, e molti altri, “ha liberamente riconosciuto che doveva esistere una divinità, e che nessuno al di fuori di essa, avrebbe potuto creare l’uomo, né governare e conservare questo immenso universo”. Il nostro Fondatore, il beato Luigi Brisson, esperto di astronomia, fisica e meccanica, per dimostrare ad un suo amico ateo che una sola grande Intelligenza poteva muovere l’intero universo, costruì un “orologio astronomico” che, mosso da una sola catena, attraverso un complicato sistema di ingranaggi, oltre all’ora in diversi paesi del mondo, misurava le maree, le fasi lunari, il movimento di alcuni pianeti, il calendario liturgico del suo tempo e tanto altro che fu, in seguito, studiato dagli ingegneri della Nasa. Ma torniamo al nostro tema. Qualcuno potrebbe chiedersi quale sia il momento migliore e il tempo migliore per lodare Dio. Francesco risponde che “la dottrina cristiana ci insegna che in ogni tempo bisogna lodare Dio”. Non c’è dunque un momento particolare, ma si può fare in ogni momento e in ogni occasione: “Quando si beve, quando si mangia, quando si veglia e quando di dorme, di giorno, di notte, perché in ogni momento avvertiamo gli effetti della sua misericordia”. Certamente il momento della celebrazione Eucaristica è quello privilegiato in quanto dovrebbe essere quello più importante perché è in esso che si compie il memoriale della morte e risurrezione del Signore che è il segno più eloquente della misericordia divina. Ma questo, purtroppo, molti sembrano averlo dimenticato…Ma Lui, il Padre della misericordia, come il padre della parabola di Luca, è sempre lì, che aspetta un ritorno.
Preghiamo
Signore non guardare alle nostre povertà e risveglia in tutti noi la riconoscenza per i tuoi benefici e in modo particolare quello della tua grande misericordia che continuamente ci offri.
Amen
Oggi, anche in mezzo a tante occupazioni, proviamo a fermare il nostro pensiero, a rivolgerlo verso Dio e a ringraziarlo per tutti i suoi doni.
Buona giornata,
PG&PGR