Carissimi,
prima di passare alla terza proprietà del sale, Francesco di Sales si sofferma a fare alcune considerazioni che riguardano direttamente i religiosi e le religiose. Ve ne proponiamo alcuni stralci: “I Religiosi, anche se non sono obbligati ad essere perfetti, nondimeno hanno l’obbligo di tendere alla perfezione…Anche se non tutti predicano e amministrano i Sacramenti…tuttavia possono e devono predicare con l’esempio…Il compito dei Religiosi è quello di coltivare bene il proprio spirito senza inquietarsi se non raccolgono subito i frutti della perfezione e della virtù”.
Essere perfetti come è perfetto il Padre è l’invito che il Signore rivolge ai suoi discepoli (Cfr. Mt 5,48), eppure, come abbiamo visto in più occasioni, questi non hanno agito in modo perfetto. Una domanda che spesso ci facciamo è: ma noi Religiosi e Religiose del Terzo millennio, come possiamo sperare di raggiungere, o quanto meno, sfiorare la “perfezione”? Solo con il nostro impegno? Saremmo degli illusi! Abbiamo un estremo bisogno dell’aiuto di Dio e del sostegno della preghiera da parte di tanti fratelli e sorelle che “vivono nel mondo”. Ma anche questo non ci farà diventare santi “tout court”; la strada è lunga e faticosa (lo sappiamo bene!), ma basta non arrendersi, provare sempre e con sempre maggiore convinzione a governare la nostra libertà. Se ci pensiamo bene, sottolinea il Nostro, “è l’abuso della propria libertà che ha fatto precipitare gli Angeli dal cielo all’inferno, dove saranno schiavi per sempre”. Ecco che emerge nuovamente il discorso sulla libertà che, però, non riguarda solo i Religiosi, ma tutto il genere umano, fin dalla creazione del mondo: “Ditemi – riprende Francesco – che cosa ha precipitato la nostra madre Eva, e con lei il nostro padre Adamo, nell’abisso del peccato, se non il desiderio di fare la propria volontà e godere della propria indipendenza? Quella apparente libertà conquistata dai nostri progenitori in un attimo si è trasformata in schiavitù per tutto il genere umano. La menzogna del serpente ha tolto all’uomo la libertà del bene per trascinarlo nella schiavitù del male. Come dunque riconquistare la libertà perduta? Il Signore Gesù stesso ci dà la risposta: «Se rimanete fedeli alla mia parola sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,31-32).
La liturgia odierna celebra sant’Atanasio (IV sec.) vescovo e dottore della Chiesa, tenace sostenitore della divinità del Cristo e autore della “Vita di sant’Antonio abate”. Preghiamo
Dio onnipotente ed eterno, che hai suscitato nella Chiesa il vescovo sant’Atanasio, insigne assertore della divinità del tuo Figlio, fa’ che, per il suo insegnamento e la sua intercessione, cresciamo sempre più nella tua conoscenza e nel tuo amore. Amen
La verità ci farà liberi, anche se a volte molti la travisano o si nascondono dietro le mezze verità. Non sia così per noi, né oggi, né mai.
Buona giornata,
PG&PGR